Page 333 - Lezioni di Mitologia;
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              Toglier l'arco sospeso e  i certi  strali.
              Quando Diana alle sue ninfe in mezzo
              Lieta pel sangue delle vinte fiere
              Apparve, a sé chiama Calisto    :  il piede
              Volge la ninfa impaurita, e crede
              Che sempre nella dea Giove si celi.
              Allorché vide le compagne note
              Lascia ogni tema, e del bel numer'una
              Tosto diviene. Ah come mal     si cela
              Nel volto accusator la colpa! appena
              Alza gli occhi dal suolo, e non si unisce
              Qual pria soleva della diva al fianco
              Fra le ninfe primiera. Ammuta    ; e casta

              Se non era Diana, in mille segni
              Leggea l'ingiuria del virgineo   fiore.
              Ben lo vider le ninfe. Avea la luna
              Nove giri compiti, allor che stanca
              Per le fraterne fiamme un bosco grato
              Di fredde ombre occupò Diana: un rivo
              Con lento mormorio l'onda stringeva
              Fra pietre attrite:  il chiuso loco osserva
              La diva, o tìnge nel lodato rio
              I piedi estremi, a alle seguaci grida  :
              In questa selva ignota al Sol, non temo
              Occhi profani:  col sudor la polve
              Nel desiato umor tergiamo, o ninfe. —

              Consentir tutte, ed arrossì Calisto
                                                   ;
              Depongono le vesti:   ella soltanto
              Cerca dimore: alla dubbiosa    il manto
              Togiiesi, e col delitto  il corpo ignudo
              Appar: le pronte mani invano oppose
             NiccoLiNi. Lez. di MU. ecc.                 41
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