Page 878 - Lezioni di Mitologia;
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tibia che ispirano i suoi compagni. Un flauto è alla
bocca del Fauno abbigliato della spoglia di una
pantera, e il Satiretto, che viene appresso, è ancora
in atto di dar fiato a un'altra tibia. L'altro Satiro
fanciullo, che la precede, sembra intento anch' esso
a trar suono da una specie di piva conosciuta presso
srli antichi sotto il nome di tibia otricularia , cioè
tibia coll'otre.
» Il suolo sassoso , che serve di terrazzo alla
composizione , ci richiama alla mente i Baccanali
del Citerone, del Tmolo, deirElicona e del Taigeto,
e r epiteto di frequentatore di montagne , dato a
Bacco dai Poeti per dimostrare che le solennità
delle sue rumorose orgie sui monti per sacro co-
stume si celebravano.
FAUNO BAMBINO.
» Uno dei più bei putti che abbia saputo l'arte
ritrarre, è certamente il pargoletto Fauno coronato
di edera, che seduto a terra con espressione ma-
ravigiiosa di avidità si tracanna il vino da una
tazza da lui con ambe le mani sostenuta. Tutte
le parti sono segnate con mollezza e con intelli-
genza; le membra sono rotonde, quanto in soggetto
simile debbono esserlo, senza che perciò sien gon-
fie ed esagerate, le forme tutte sono decise e con-
tornate senza magrezza e senza caricatura. Le scie
arti antiche sanno combinare così i pregi oppoRtì,
perchè non perdono mai di vista il prototipo della
più scelta natura. L' azione del putto è tutta prò-