Page 876 - Lezioni di Mitologia;
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dei piedi in movimento di danza concitata e vio-
lenta, che al gettar la testa indietro in alcuna, in
tutte all'ondeggiamento delle vesti, si fa più sen-
sibile. La prima i cimbali , la terza i timpani ac-
compagna col rumor del ballo, mentre la seconda
in leggiadrissimo atto solleva soltanto le falde di
un breve ammanto che le s'inarca dietro le spalle.
La tunica spartana della terza senza cintura ai
fianchi nella violenza del moto raggruppandosi in
un lato, la lascia con bizzarra idea quasi del tutto
ignuda nel rimanente; la quarta sembra eseguir
quella danza , che diceasi cernophoros sostenendo
il vaglio mistico nella sinistra, dentro il quale ap-
parisce il Fallo velato.
» L'ultima fìQ:ura che sembra la corifea del Tria-
so, è forse Nisa nudrice di Bacco, il cui simulacro
colossale e mobile da per se stesso in virtù delle
segrete macchine, compariva nella pompa Alessan-
drina su d'un carro nell' abito medesimo che qui
vediamo, e si rizzava in piedi spargendo latte dalla
fiala eh' era nella »ua destra e tornava di tempo
in tempo a sedersi. Se non che la nostra figura
invece del tirso ha una gran face nella manca, ar-
nese ugualmente proprio delle feste di Bacco che
di quelle di Cerere.
» I teschi dei capri scolpiti nel terrazzo alludono
i Genii che
ai sacrifizi costumati nelle vendemmie :
cavalcano le pantere son genii Bacchici, e le due
gran teste di leone ci ricordano i rapporti Dioni-
siaci di questa fiera che , sacra alla madre degli
Dei, passò nelle solennità di Bacco a quelle di Ci-