Page 877 - Lezioni di Mitologia;
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bele confuse, e ci danno argomento di quel furore
da cui comprese le Menadi rendeansi più forti delle
più forti belve, onde sì vantarono in un epigramma
greco di ritornar dalla caccia colla testa di uccisi
leoni.
LE BACCANTI.
)) Quantunque Euripide noti nella sua tragedia in-
titolata Le Baccanti la modestia e la decenza che
queste seguaci di Bacco sapevano conservare nel
furore stesso dell' orgie e nel disordine dell'ebrie-
tà , le antiche arti ci ritraggono ben sovente Bac-
canti seminude e lascive, o perchè gli artefici pre-
ferissero per dare alla loro opera un vezzo mag-
,
giore, di rappresentare piuttosto ciò che accadeva
talvolta ne' Baccanali contro l'intenzione degl'isti-
tutori , che il men licenzioso e più ordinario co-
stume: perchè in diversi tempi e in luoghi di-
versi diversamente solennizzati, prestassero più li-
bero campo alla lor fantasia; o perchè finalmente
le figure effigiate nei monumenti non rappresentino
le Baccanti ordinarie , ma le ninfe dei monti , dei
boschi e delle fontane, come la compagnia di veri
Satiri e Fauni lo fa arguire.
» La Baccante di questo bel bassorilievo è quasi
del tutto ignuda, se non che ha rigettato con ne-
ghgenza un ammanto sull'omero manco è invasa
:
dall'estro del nume, e sembra accoppiare i clamori,
gli ululati Bacchici col batter del timpano inven-
tato dai Corjbanti, ch'ella ha nelle mani, e colla
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