Page 89 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA* 89
gì usa di astenersi dalle personalità: è distinto
dall’ una e dall’altra per que’ ritmi che ad esso
unicamente convengono ( 1 ), per la semplicità
della favola, pei limiti fìssati alla durata dell’a-
zione ( 2 ); perciocché la satira è un piccolo
componimento che si dàdopoia rappresentazione
delle tragedie a fine di ricreare gli spettatori (3)
La scena offre agli occhi boschetti , monta-
gne, grotte e paesi d egni specie ( 4 ). I perso-
naggi del coro , mascherati sotto forme bizzar-
re, attribuite ai satiri, ora saltellando esegui-
scono danze vivaci (5) ora fanno dialogo , o
cantano cogli Dei o cogli eroi ( 6 ) j e dalla di-
versità de’ pensieri, de’ sentimenti e dell’espres-
sioni risulta un contrasto singolare che colpisce.
Eschilo è quegli fra tutti che meglio riuscì
in questo genere: Sofocle, ed Euripide vi si
sono distinti: meno però dei poeti Acheo ( 7 )
(1) Mar. Vittoria, art. gramm. I. 3, p. 2627. Ca-
saub. della satira l. 1, c. 3 , p. go.
(2) Euripide nei Ciclopi.
( 3 ) Oraz. arte poel. v. 220. Diomed. dell oraz. I. 3 ,
p. 488. e Mar. Vittoria, ibi.
(4) Vitruvio dellarchit. I. b, c. 8 .
( 5 ) Aten. I. 14, p. 63o.
(6) Casaub. ivi c. 4. F- 102.
(7) Menel. pres. Diog. Laerz. I. 2, § i 33.
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