Page 157 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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STATI SECONDARI DELLA GRECIA.  '  147
   ma per quali mezzi cercasse di raggiungere quell’intento, ci é
   affatto ignoto. Per conservare  il numero delle famiglie, s’occupò
   di regolare  1’ adozione dei figlioli  ; e nel proibire che fossero espo-
   sti  i fanciulli, autorizzò  il padre, che  si trovasse sotto  il peso
   d’una grave miseria, a portare  il suo neonato ai magistrati.
   Questi lo véndevano a qualche cittadino che assumeva l’obbligo
   d’ allevarlo,, e acquistava, in compenso,  il diritto di considerar-
   lo, quand’ e’ fosse cresciuto, ‘come suo schiavo. « Da questi brevi
   » cenni rimastici, scompagnali da qualunque schiarimento, non
   » se ne può arguire altro, che il gran problema della popolazione
   »  (il rapporto fra  il benessere dei cittadini o  il loro più o men
   » rapido aumento nel numero) ha occupato seriamente  l’ alten-
                        ‘
   » zione anche de’ più antichi legislatori greci. »
      Nella Locride le tre tribù degli Ozoli, Opunzi ed Epicne-
   midi eran reciprocamente indipendenti. Pare che presso loro al
   governo dèi re fosse sostituito l’aristocratico: del resto, la loro
   storia è quasi affatto sconosciuta, non avendo proso quasi mai
   parte agli affari generali della Grecia.
      La Focitie era divisa in venti o trenta piccoli Stati che si
   reggevano a repubblica fin da poco dopo  l’ irruzione dei Dori,
   t^egll Stati formavano una confederazione simile a quella degli
   Achei e dei Beotp II loro congresso generalo , lo tenevano perio-
   dicamente in un vasto edifizio chiamato il Focko, posto lungo la
   strada fra Daulide e Delfo  ; quest’ ultima città non faceva parte
   della confederazione. 11 suo governo  , rigorosamente aristocrati-
   co,, non usciva dalle famiglie che avevano anche la cura dell’am-
   ministrazione del tèmpio. Anticamente  il primo magistrato s’ in-
   titolava ro  ; poi ebbo il titolo di prikmo. Tutto ciò che riguardava
   r oràcolo era sottoposto  all’ autorità  d’ un consiglio' di cinque
   membri detti sacrosanti.
      Delle sei o sette città dcll’Eubea,  le principali erano Cal-
   cide ed Eretria. 11 loro governo, aristocratico ,, era nelle mani di
   ricchi proprietari chiamati ippoèoh’,. a motivo dei cavalli che man-
   tenevano. In seguito, Eretria adottò una costituzione democrati-
   ca: per cui nelle frequenti ostilità che scoppiavano fra di loro
   (specialmente a motivo delia pianura di Lelanto che conteneva
   dell’ importanti miniere di rame)  , non solo gli altri abitanti dcl-
   l’ isola, ma anche  gli altri Stali  greci prendevano  parte  i>er
      • Croif P  11, c. 3.
         ,
                              D.;..
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