Page 160 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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        110, cariavano secóndo le cause clie  l’ avevano fatte nasaere. Se
        le rólonìe si componevan *111 gente partita avo malgrado per la
        violenza di una fazione a cui avesse dovuto ac^oi&bare. èiduaro
        che la loro indipendenza assoluta  si dabilHnÈBÌÌÌÌfet^  iVIagion
        era cosi quando le colonie partivano pacitufj^^nte, e per ogni
        altra ragione che per la violenza, cioè nella più parte dei casi.
        Consultavano allora  l’ oracolo sul capo die  le, doveva fidare,
        sul luogo da scegliere per la nova dimora, sui «ecrifizi religiosi
        da fare dopo arrivate al luogo prefisso. Quindi si movevano por-
        tando seco gli Dei,  il culto, le leggi della madrepatria; e come
        simbolo d’unione eterna, dall’altare di Vesta^ posto nella sala
        del senato  di  quella  , prendevano un  po’ del foco sacro onde
        accendere quello che doveva bruciar giorno e notte nel loro
        pubblico focolare. Giunte alle nove sedi  , per un caro sentimento
        d’affetto e per meglio mantenersi viva  la memoria dei lucrili
        natii, davano spesso a quelle  i nomi di questi, cothe hanno fatto
        nei tempi moderni le colonie europee nell’ America e nella Nova
        Olanda.
           Alle feste della madrepatria, le colonie ci mandavano de-
        putazioni e offerte  ; allo feste loro proprie, facevano le accoglienze
        più liete e onorevoli  ai cittadini di quella che ci  si fossero re-
        cati. Quando,  cresciute  in potenza, fondavano alla loro volta
        qualche nova colonia, facevan venire un cittadino dell’antica
        loro patria per affidargliene la direzione. Nel momento del peri-
        colo, madrepatria e colonie si soccorrevano reciprocamente coi»
        truppe, navi e danari. Ma tutti questi. segni di rispetto e d’ af-
        fetto che le une davano  all’ altra, non includevano veramente
        r idea d’ una dipendenza politica  ; era piuttosto una deferenza
        filiale come quella che conserva per la sua propria madre la gio-
        vane andata a marito. In seguilo però questi rapporti mutarono.
        Dopo le vittorie riportate sui Persiani, le grandi mttà della Gre-
        cia doventate ambiziose vollero estendere la loro potenza , e co-
        minciarono a esigere dalle colonie sudditanza e tributi. Le deboli,
        doveron cedere; lo forti resisterono, e negarono allora anche  il
        più piccolo segno di deferenza alle prepotenti città.
           Ma raccontiamo ora brevemente la loro storia.
           Due sono  i grandi movimenti d’emigrazione che presenta
        la storia greca. L’ uno ebbe luogo nei secoli dodicesimo e undi-
        cesjmo, nella qual’ epoca le colonie si volsero  ali’ oriente, e oc-
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