Page 185 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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PRIMA GUERRA PERSIANA.  ,  175
     l’occasione immediata della rivoluzione nè  il modo con cui fu
     compita.
       Creso  s’ insospetti dei .progressi del novo Impero  ; e cre-
     dendo fosse meglio assalirlo che esserne assalito, sotto  il prete-
     sto di vendicare  il detronizzato Astiage  die era suo cognato,
     passò r Ali e marciò contro Ciro. Dopo una battaglia sanguinosa
     ma non decisiva. Creso ritornò a Sardi per riunir nove forze,
     durante  l’ inverno, e ricominciare a primavera la sua spedizio-
     ne. C’era arrivato di poco e aveva appena spedito degli amba-
     sciatori a chieder soccorsi  ai re d’Egitto e di Babilonia suoi
     alleati, quando comparve inaspettato Ciro  col suo esercito, e
     s’ accampò dinanzi alla città. Creso tentò allora una battaglia di-
     .sperata e la perse: la città, dopo un breve assedio, fu presa, e
     tutte lo ricchezze di Creso caddero nelle mani de’ conquistatori.
       Subito dopo che Creso gli aveva mosso guerra, Ciro aveva
     mandato a eccitare alla ribellione contro la Lidia le colonie gre-
     che. Non  gli dettero ascolto, pensando forse che non farebbero
     altro che mutar di padrone. Ora, dunque, soggiogata  la Lidia,
     tanto gli Eoli che gl’ioni vennero in gran timore che Ciro gli
     volesse punire del loro rifiuto  , e s’affrettarono a offrirgli di rico-
     noscerlo per re alle stesse condizioni che Creso.  Il vincitore ri-
     gettò r offerta  , e gli soggiogò colla forza dell’ armi: ciò però per
     mezzo de’ suoi generali  , ché lui andò ad assediare e prese Babi-
     lonia, e s’ occupò d’ estendere e consolidare la sua potenza dalla
     l>arto d'oriente.
       Morto finalmente  in una battaglia, gli successe Cambise
     suo  figliolo che  alle conquiste del padre aggiunse quella del-
     r Egitto.
       Dopo Cambise, fu assunto al trono, per intrighi dei magi,
     un im[K)store che si vantava figliolo di Ciro. Ma scoperta  l’ im-
     postura, alcuni Persiani d’alto affare tramarono una controrivo-
     luzione, e uccisero lui e quanti magi poteron cogliere.
       Fecero allora re un personaggio estraneo alla famiglia di
     Ciro, conosciuto dai Greci sotto  il nome di Dario d’Istaspe,  Il
     suo regno s’estendeva dal mare Egeo al fiume Indo, dallo steppe
     della Scizia alle cateratte del Nilo. Lo diviso in venti satrapie o
     provincie, a ognuna delie quali era staliilito  il tributo d’ uomini
     e di danaro che la doveva fornire  all’ armata e al tesoro reale.
     Ogni satrapo era responsabile del tributo imposto alla provincia
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