Page 213 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 213

203
                              «  I
                 LEZIONE QUATTORDICESIMA.
                »            4      «
              CONTINUA LA SECONDA, GUERRA PERSIANA*
                     .




           Sforzato il passo delle Termopili, Serse si trovò libera  la
       marcia; e a. istigazione dei Tessali (probabilmente' di quegli stessi
       nobili che avovan già consigliato' l’ invasione) attraversò  i monti
       ed entrò nella Focide.  I Focidesi, fedeli alla causa  nazionale,
       piuttosto che riconoscere  la signoria dei barbari, preferiron la
       fuga  : e parte si ritirarono sul monte Parnasso parte fra i Locresi
       Ozoli.  1  barbari saccheggiarono e incendiarono templi, città,
       campagne, con violento furore. Arrivati a Panopea  si divisero
       in due corpi:  il più numeroso e più. forte entrò nella Beozia,
       sotto gli ordini immediati di Serse, per condursi nell’Attica;
       r altro, lasciando alla sua destra il Parnasso, si recava a distrug-
       ger Delfo e involare  i tesori del tempio. Tutti gli abitanti, fuor-
       ché ses.santa uomini e il capo de’ sacerdoti, avevano abbandonato
       la città  ; giacché  la sacerdotessa aveva detto, essere intenzione
       ^el dio di difendere  lui stesso  le cose sue. Infatti, durante la
                      si suscita un’improvvisa procella;  i ful-
       marcia degl’ invasori ,
       mini colpiscono le elmo della montagna  , e si distaccano da essa
       due’ enormi macigni che,  precipitando con immenso fragore,
       schiacciano un gran numero di soldati. Colpiti, di spavento,  i
       Persiani si danno  alia fuga.  I Dellì allora scendono in fretta dal
       monte, gl’ inseguono, e fannò strage di non pochi di loro. Quelli
       che sopravvissero, si riunirono all’esercito nella Beozia, dove
       Tespia e Platea furono miseramente distrutte.
           All’, avvicinarsi dei nemici,  i Peloponnesiaci, invece d’ac-
       correre alla difesa dell’ Attica  , non s’ occuparono che a provve-
       dere alla propria salvezza, fabbricando una muraglia sull’ ismo.
       La costernazione degli Ateniesi era grande. Chiesero che almeno
       la flotta reduce dall’ Artemisio si mettesse di stazione a Salami-
     *     l’ ottennero. Le loro navi se ne staccarono per breve tempo,
       na, e
       affine d’ andare ad Atene per condurre in salvo  i cittadini. Que-



                                                          DIgitized byGoogle
   208   209   210   211   212   213   214   215   216   217   218