Page 299 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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         OniGINE DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO.  289
    i pubblici funerali pei cittadini morti in questa prima campa-
    gna. Secondo  il costume  si tennero esposte  le loro spoglie su
    delle bare di cipresso, collocale sotto un va.sto padiglione. L’espo-
    sizione durava tre giorni, percbé potcs.se fare ognuno quelle of-
    ferte che meglio credeva,  al  jiadre, al fratello, al figliolo, al-
    l’amico estinti. Pa.ssati  i tre giorni, quelle bare  si colloeavano
    .su tanti carri quant’ erano le tribù  ; e questi carri si movevano
    lentamente, seguiti dai..parenti dei morti e da chiunque volesse,
    cittadino o straniero, tutti atteggiati a lutto e gementi. S’ anda\a
    cosi al suburbio dello Ceramico, dove già riposavano le spoglie
    di tanti eroi. Allora  si sotterravano  , e 'appena coperti di terra,
    l’oratore a ciò eletto dal popolo recitava l’elogio funebre. An-
    che questa volta fu Pericle che aveva già reso un simile onoro
    ai guerrieri caduti nella guerra di Samo. Nel suo discorso am-
    mirabile gli ebbe più che altro uno scopo politico. Parlò della
    grandezza dell’ impero e degli sforzi gloriosi  fatti dai toro mag-
    giwi «"da loro stessi per acquistarlo. Lodò la costituzione poli-
    tica colla quale vivevano  : costituzione per cui non si fa distin-
    zione fra ricchi e poveri, non s’inalza agli onori che  il merito
    e la virtù. Dipinse  il carattere  nazionale facendo  voti che  si
    conservasse, carattere ospitale, sincero, energico al tempo stesso
    e prudente, attivo e riflessivo,  brioso e grave a seconda delle
    circostanze. Per  mille  ragioni è degna Atene  d’ esser  detta  la
    s<^ola della Grecia. E facendo le lodi di lei, si fa insieme le lodi
    di chi per  lei non dubitò di morire. « Questi estinti infatti fu-
    » rono quali la repubblica gli meritava. Voi superstiti, bramate
    » si di con.servarvi più a lungo, ma non vi presentato per que-
    » sto con meno coraggio incontro al nemico. E di questo corag-
    » gio, non ne misurate  l’ importanza dalle sole parole d’un ora-
    0 tore che ve la potrebbe amplificare facilmente coll’ enumerarvi
    »  i beni che provengonodal respingere i nemici. Falevene piuttosto
    w persuasi osservando la potenza della patria, e operate  : operate
    » ogni giorno, infiammatevi d’amore  jx>r  lei. Se vi pare che la
    » sua grandezza sia molta, allora pensate che gliel’ hanno data
    » degli uomini, col coraggio*, colla coscienza  dei  loro doveri,
    »  coll’ aborrimento a commettere una viltà. Quando a questi la
    » fortuna volgeva contraria, e’ non  si credevano punto autoriz-
    » zati a defraudare, lo Stato del loro valore  : che anzi  il sacrifi-
    » zio di sé medesimi  gli pareva allora un tributo di cui erano
       Storia dell' antica Creda.
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