Page 296 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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       286      LEZIONE DICIOTTESIMA.
       restarono immediatamente quanti Beoti si trovavan  nell’ Attica.
       Sptidirono a Platea una guarnigione o delle vettovaglie, e fecero
       venire di  là ad Atene gl’invalidi,  le donne, e  i bambini, Tali
       misure furon prese prevedendo il caso che Tebe volesse inve-
       stire colle sue truppe Platea. Ojierando così, gli Ateniesi non
       solo erano nel loro diritto a motivo dell’ alleanza naturale’che
       avevano colla città offesa  , la quale sola gli aveva soccorsi nella
       battaglia  di Maratona  ; ma soddisfacevano  piuttosto a un loro
       dovere, giacché, dopo la battaglia di Platea avevan giurato, in-
       sieme cogli altri Greci, di difendere da ogni aggressione quella
       città, e r avevano per di più rivestita d’ un carattere sacro. Non
       COSI la intesero  gli  Spartani. Gli Spartani dimenticarono quel
       giuramento a favore di Platea, dimenticarono la turpe parte soste-
       nuta da Tebe nelle guerre persiane; e facendo agli Ateniesi una
       colpa di difendere quella contro questa, dichiararono ai loro al-
       leati eh’ e’ sarebbero entrati nell’ Attica.
         Ecco  l’enumerazione, che ci dà Tucidide,* degli  alleati
       che ebbero le due parli belligeranti. I Lacedemoni avevano dalla
       loro lutti  i popoli del Peloponneso, dei quali però gli Achei non
       presero  parte  alla guerra che dopo  del tempo, e  gli  Argivi
       sen’ astennero  [K*r tutta  la sua durata.  Fuori  del Peloponneso
       avevano  i Megaresi,  i Locresi,  i Beoti,  i Focidesi,  gli Ambra-
       cioli,  i Leucadesi, gli Anatlorìesi e  gli  Etoli. La  flotta la som-
       ministravano  i  Corinti,  i Megaresi,  i  Sicionesi  ,  i Pelleni  , gli
       Elidesi,  gli Ambracioti,  i Leucadesi;  la cavalleria,  i Beoti,  i
       Focidesi,  i Locresi  ; gli altri, la fanteria. Inoltro le città dell’Ita-
       lia e  della  Sicilia che parteggiavano per  Sparta  , avrebbero
       dato 500 navi e del danaro.
         Stavano per Atene, Chio  , Lesbo, Platea  ,  i Messeni di Nau-
       patto, la più  parlo  degli Acarnani, Corcira, Zacinto,  le città
       sue  tributarie,  la Caria marittima, la Doride,  l’ Ionia,  1’ Elle-
       sponto, le città della Tracia, tulle le isole situale a oriente fra
       il Peloponneso e Creta, e tulle  le Cicladi fuorché Milo e Tera.
       Chio, Lesbo e Corcira somministravano delle navi  : gli altri  al-
       leati davano fanteria e danaro. Quali fossero  i mezzi Gnanziari
       d’ Atene e le suo  forze  di  terra e di mare ,  s’ è detto  altrove.
       S' aggiungerà qui che la si trovava in pronto nel pubblico erario
       6000 talenti.
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