Page 319 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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       DALl.A MORTE 1)1 PERK.T.t FINO ALLA PACE DI NICIA.  309
    proseguire, ritornarono allora in jiatria. Atene dunque non potè
    consumare il suo tradimento ma l' intenzione stessa di compìèrlo
                :
    fu delitto e iguominia.
      Nell’ estate del medesimo anno, Demostene fu  li  li  jier ef-
    fettuare una conquista importante. .Megera era lacerata al solito
    dalle interne discordie. Una delle due fazioui avversarie cacciò
    l’altra dalla cititi. Alcuni di quelli rimasti in questa cospirarono
    di consegnarla agli Ateniesi, e d’accordo con Demostene presero
    i provvedimenti opportuni.  Il tentativo ebbe un principio d’est>-
    cuzione, ma andò a vóto. Demostene volle almeno, e lo  fece,
    impadronirsi di.Nisea, porlo di Megara, e delle mura lunghe.
    Ma intanto, saputa la cosa, era accorso a Megara Brasida con
    un’ armata peloponnesiaca, e gli furono aperte le porle. Ci furono
    allora riammessi  i banditi  ;  i quali  , dopo aver fatto condannare
    a morte un cento dei  loro  più  caldi nemici e fautori  d’ Alene,
    ridussero la città sotto un’ oligarchia rigorosa. Questa forma di
    governo durò in Megara lunghissimo tempo.
      Se quella conquista fosse riuscita pienamente, gli Spartani
    si sarebbero trovati affatto imprigionati nel Peloponneso. Dolente
    }>erciò che la fosse Jallila, l’ardito Demostene, che subito dopo
    s’era portato con  iO navi da Nisea a Naupallo, concepisce il
    progetto di una sjxìdizione nella Beozia affine di mutarne la co-
    stituzione e strascinarla  cosi  nell’alleanza  d’ Atene. A questo
    scopo e’ si concerta col generale ateniese Ippocrate, e con alcuni
    Beoti suoi amici e avversari' del governo oligarchico. Fu stabilito
    che lui, partendo da Naupallo, si sarebbe impadronito  j)er sor-
    presa di Sifea, città situala sul golfo di Crisma;  i Beoti si sareb-
    bero impadroniti  di Cheronea  , c Ippocrate avrebbe occupato
    Delio sulla costa dello stretto Euboico. Queste imprese dovevano
    eseguirsi  luti’ e  tre  in un medesimo giorno per costringere a
                  le forze del paese. Disgrazia-
    sparpagliarsi e quindi indebolirsi
    tamente  il governo  della Beozia  ne aveva saputo  ijualcosa, e
    aveva messo subito in stato di difesa Sifea c Cheronea. Per con-
    seguenza,  i tentativi contro queste due  città  fallirono  : ma  il
    terzo riusci. Ippocrate, occupato Delio, che era un luogo sacro
    ad Apollo, si dèlie immediatamente a fortificarlo. Compiti in po-
    chi giorni  i lavori, la più parlo delle trupixi ateniesi si messere
    in marcia per tornare ad Alene, lasciando a Delio una guarni-
    gione. Ma ecco arrivare  tutte  le  forze della Beozia niinite. Si
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