Page 431 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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LA. GRECIA PRIMA DELLA DOMINAZIONE MACEDONE.
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     Accanto a questi due gij^anti intellettuali rimpiccolisce assai
   Senofonte, discepolo, come Platone, di Socrate, del quale scrisse
   l ’ Apologia e cì tramandò t Detti e  i Fatti memorabili. I suoi dia-
   loghi lìlosoGci e  i suoi trattali pulitici non hanno il metodo scien-
   tifico nè mostrano mai quell’ acume che*si trovano nell’ opere de-
   gli altri due; ma in lutti  i ^uoi scritti ha una semplicità, un’ele-
   ganza  , una dolcezza che veramente innamorano. Fu  lui quel
   Senofonte che ebbe tanta parte nel dirigere la ritirata dei Dieci'-
   mila dall’Asia. Colla stessa bravura con cui la diresse, la descrisse
   poi in sette libri. E ló storico non rimase punto inferiore al capi-
   tano; il coraggio e la perseveranza del guerriero fu emulala dalla
   chiarezza, dall’esattezza, dall’ efficacia dello scrittore; alla gran-
   dezza  dell’ imprese  di chi operò fu pari la modestia del nar-
   ratore.
     Abbiamo di Senofonte un’ altra opera storica. La storia gre-
   ca. Tucidide, la sua stupenda storia della guerra peloponnesiaca
   non la portò che  all’ anno ventunesimo della guerra medesima;
   la lasciò interrotta cioè all’anno 411. Senofonte che ne fu l’edi-
   tore, la volle continuare; e finita quella guerra, continuò  il suo
   racconto fino alla battaglia di Manlinea nel 362. È opera molto
   importante per ja penuria in cui siamo d’altre fonti di notizie in-
   torno a quel mezzo secolo. Del resto, bisogna andar cauli nell’ ac-
   cettarne  i giudizi, e a volte anche  i racconti : giacché, ateniese di
   nascita, gli era .però deciso sparlano di sentimenti e amico inti-
   mo d' Agesilao; .a segno, da passar quasi in silenzio  i gloriosi
   nomi di Conone, di Pelopida e d’ Epaminonda.
     Sebbene scritta nella sua estrema vecchiaia, la Ciropedia è
   forse l’opera di Senofonte nella quale abbondano maggiormente
   le grazie del suo stile, gli allettamenti della narrazione. Ma piut-
   tosto che la storia della vita di Ciro  il grande, come pretende
   d’essere, è una specie di romanzo storico in cui l’autore rac-
   conta le cose non come sono, ma come dovrebbero essere; in
   cui, idealizzando  i barbari persiani come altrettanti savi, come
   perfettamente governati, vuol dare  a’ suoi contemporanei delle
   lezioni di politica e di morale, e richiamare tacitamente  i Greci
   all’antica disciplina spartana.
     Degli  altri  storici  greci che allora vivevano, disgraziata-
   mente non ci è rima.«to nulla dei loro scritti. Accenneremo dun-
   que soltanto che Teopompo, scolare d’ Isocrate, compose la storia
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