Page 434 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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        424     LEZIONE VENTICINQUESIMA.
        loi delle truppe straniere  : colle quali nessuna vittoria é certa
        nessun negozialo è sicuro; che oggi sono per te, domani saranno
        pel  tuo nemico se meglio le paga. E quando  l’ esercito non é
        composto di cittadini, anche  i capi non spn cittadini: son con-
        dottieri di bande che non cercano altro che  il loro interesse in-
        dividuale. Quindi è poca la fede che  il popolo ripone in costoro,
        è poca l’armonia fra  il governo clic concepisce e decreta un’iih-
        presa e costoro che la devono eseguire. Perse inoltre lo abitudini
        militari in un popolo, ditTicUmente sorgono in esso, dei generali
        valenti; e seppur sene trova, corrotti o incoraggiti dall’ esempio
        di tutti, vanno in cerca anche loro del proprio tornaconto,  si
        mettono facilmente al servizio degli stranieri  , e perfino dei ne-
        mici della loro patria. Cosi fece Cabria che assunse un comando
        nell’ Egitto ribellato contro  il gran re, nel tempo stesso che Atene
        cercava d’allearsi con questo; cosi Ificrate che secondò aperta-
        mente contro gli Ateniesi  il trace Coti di cui era doventato ge-
        nero; cosi Agesilao che andò, ottuagenario, a morire da avven-
        turiere in Egitto.
          Da tutto quel che s’ è detto in questa lezione  risulta che,
        per la generale corruzione dei cittadini, la Grecia era incammi-
        nata, nel 360, sulla sdrucciolevole via della decadenza. Ma non
        apparisce punto che la fosse prossima alla sua rovina completa:
        perché, se non politicamente grande, era almeno politicamente
        quieta; perché  gli stati  s’ erano meglio ordinati, tanto interna-
        mente che nei loro rapporti scambievoli; perchè certi generi di
        letteratura erano nel maggior fiore; perché  i popoli guerrieri non
        perdono mai tuli’ in un tratto gli spirili marziali, e ne vedremo
        ancora delle prove. Ma a soffocare la vita che pareva la dovesse
        ancora godere, vennero, uno dietro l’altro, due grandi conqui-
        statori dalla Macedonia:  il primo dei quali l’assoggettò;  il se-
        condo la fece mezzo esecutivo de’ suoi disegni  , la condusse alla
        conquista dell’ Asia annichilandola in Europa.
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