Page 531 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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       DALLA MORTE DI PIHDO AI LA BATTAGLIA DI SELLASIA.  521
    '  » unirsi  i popoli del Peloponneso: ma nessuno ci potè riuscire,
     » e la divisione durava sempre, perchè ognuno s’ afFaticava pel
     » proprio interesse e non per la libertà comune. Ora però la con-
     » cordià si è cosi felicemente stabilita, che fra loro non c’è.sol-
     » tanto amicizia e alleanza, ma le stesse leggi, gli stessi pesi, le
     » stesse misure, le stesse monete, gli stessi magistrati, gli stessi
     » senatori,  gli  stes.si giudici. Insomma, perchè  il Peloponneso
     » abbia l’aspetto d’una sola città, non manca altro che  i  .suoi
     » abitanti siano rinchiusi dallo stesse mura. Del resto, tutto è
     » perfettamente uniforme e uguale.
       » 0 come mai  il nome degli Achei ha potuto cosi prevalere
     » fra tutti  i Peloponnesiaci? Non è certo per l’estensione dej
     »  territorio, nè pel numero delle città, nè per  le ricchezze, nè
     ì) pel valore degli abitanti: giacché l’Arcadia e  la Laconia sono
     » più vaste e più popolate, e  i loro abitanti non la cedono, nel
     » valore, a nessuno dei Greci. Come si spiega dunque che  tutti
     »  i Peloponnesiaci reputano oggigiorno un onore l’avere as.sunto
     »  il governo e  il nomo degli Achei? Dirlo opera della fortuna,
     I» sarebbe cosa ridicola e folle. Val meglio indagarne la causa,
     » giacché, senza causa, non accade nulla nè di bene nè di ma-
     »  le. Ora, secondo me, la causa è questa: che non c’è repubblica
     » cosi sinceramente ordinala a uguaglianza, a libertà, a perfetta
     » democrazia, come,quella degli Achei. Fra  i popoli del Pelo-
     » ponneso che ne fanno parto, ce n’ è di quelli che accederono
     »  alla confederazione spontaneamente; altri accederono dopoché
     » furono persuasi che  il farlo era del loro interesse; altri final-
     » mente bisognò indurceli colla forza: ma subito dopo e’ si tro-
     ll' varon contenti d’ esserci stali costretti. E questo era perchè  i
     » primi fondatori non avevano nessun privilegio appetto agli ul-
     » timi confederati. Tutto era uguale per gli uni come per gli al-
     »  tri; e cosi la repubblica raggiunse lo scopo al quale aspirava,
     » pei due mezzi potentissimi dell’uguaglianza o  della benevo-
     » lenza. E questa la causa a cui  i Peloponnesiaci son debitori di^
     » quella concordia che costituisce la loro presente felicità. »  '
       Quali fossero precisamente  i rapporti fra la confederazione
     e  i suoi membri , non si sa ma pare che ogni città conservasse
                 :
     la sua propria amministrazione e  fosse  affatto indipendente in
     tutto ciò che non era d’interesse generale.  ,
        • Polibio , II , 37 1 38.
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