Page 94 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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84 LEZIONE QUINTA.
serma di soldati. E le istituzioni militari di Licurgo, erano molto
notevoli. iS(‘nofonte, ‘ ammirandole, si trattiene a descriverle mi-
nutamente: noi jverò accenneremo soltanto che gli Spartani, in
guerra, si dividevano in sci brigate (popat) composte ognuna di
quattro reggimenti (>o';^ot), ognuno dei quali si divideva in due
battaglioni (TrivTTìxooTvtf), e ogni battaglione in due compagnie
(»v«poTtat). In ogni brigata duntjue c’ era un generale (roitpap;^©;}
quattro colonnelli Qio^ayoi) otto manieri (jrsvrrjxovT^ot;) sedici
capitani Si comunicavano gli ordini dal sujieriore
all’ inferiore ; |H‘r cui le mosse eran fatte dall’ armata con molta
prestezza e cblla ma.ssima precisione. Quando si doveva partire
jicr una guerra, avanti di lasciar la citU'i, il re faceva un sacri-
fizio a (iiove Guidatore. Si prendeva jk)ì dall’ altare un po’ di
quel foco che aveva servito al sacrifizio ; e si conservava acceso,
j)erchè, arrivati al contine, il re sacrificava di novo a Giove e a
Minerva. Compita la cerimonia, si varcava il confine, avendo
cura di portar sempre una parte del foco .sacro pei sacrifizi ul-
teriori. Incontrato il nemico, il re, prima di dare il segno della
battaglia, sacrificava una capra a Diana ; e subito dopo intonava
una canzone chi! tutti cantavano e che i flautisti accompagnavano
col loro suono. Allora prc'ceduti dal re, pioni d’allegria e di fidu-
cia nel successo, meglio acconciati della chioma e dell’ abito che
non solessero in patria, e incoronati di fronde, marciavano in
pieno ordine, a suon di flauto, contro il nemico. E combattevan
furiosamente : che uno solo era il desiderio di tutti ; la vittoria o
la morte. Sciagurato chi ritornasse a Sparta dopo aver commesso
un atto da vilel Ognuno avrebbe vergogna di sedere alla stessa
mensa con lui , e con lui esercitarsi alla lotta ; nello sale da bal-
lo, in tutte le radunanze gli si assegnerebbe l’ infimo posto
;
nelle vie dovrebbe lasciare il passo o rendere onore fino ai più
giovanetti le suo figliole non troverebbero marito, e lui, se ce-
;
libe, non lo spo.serebbe nessuna donna ; e sarebbe sottoposto, fra
gli altri oltraggi , anclic a essere impunemente bastonato per le
vie. Che maraviglia dunque se si cercava la morte piuttosto che
andare incontro a una vita cosi coperta d’obbrobrio? Ma il va-
lore almeno era premiato da Sparta ? « Atene a’ suoi migliori
» prometteva monumenti, Roma le corone, Odino le lielle Val-
» kirie che nei lucenti palazzi asjiettano i prodi, Maometto gli
• Z>e//a repub. di Sparla, Xl-XIII.