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ino, come si crede, le vie tutte
quante, regna invece la noia e quel
lo spirito di piena indifferenza (1),
che è padre di confusione e di te
nebre nelle scienze. E però eziandio
preludio certamente, se non anzi
-
(i) Ciò che dice la nota precedente di
Aristotele vale per quanti furono i filosofi
dell'antichità, per niuno dei quali fu im
presa l'analisi della facoltà pura dell'in
telletto in se stessa col metodo, con cui
solo potevano conseguirsene deduzioni sod
disfacenti. Perciocchè gl'inventori dei si
stemi filosofici mossero tutti dalla consi
derazione delle cose in se medesime, senza
mai prendersi briga di prima investigare
nello stesso intelletto i principi della con
templazione, come i soli dietro i quali
calcolar poscia il valore dei risultamenti
delle fatte ricerche. Quindi è che o presto
la censura scopriva la imperfezione dei
sistemi o, dopo essersi vanamente affati
cati, si cadeva nell'indifferenza o nel
setticismo,