Page 15 - Linne Guida Redazionali
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Maiuscole/minuscole
crivere intere frasi o intere sezioni
Sa carattere maiuscolo è da evitare
La regola per motivi di leggibilità, poiché l’iden-
forse più difficile da fissare tificazione delle lettere è più difficile se
è quella relativa all’uso queste hanno tutte pari altezza e
delle iniziali di parola anche per il fatto che nell’uso odierno
maiuscolo/minuscolo sui social network il testo in maiuscolo
è associato a un tono di voce “urlato”.
Per questa ragione il maiuscolo esteso
si usa soltanto nei titoli principali e
negli acronimi.
Al di fuori dei casi codificati dalla grammatica italiana si possono trovare le
applicazioni più disparate di maiuscole e minuscole, soggette come sono a
forzature di tipo commerciale o reverenziale ancora in uso in certi contesti.
Secondo l’Ufficio per le pubblicazioni dell’Unione europea: “La pratica con-
sistente nel voler mettere in risalto un termine tramite l’iniziale maiuscola (a
volte persino per mezzo dell’iniziale ‘di rispetto’) deturpa, livella e appesan-
tisce la presentazione di un testo”.
La posizione dell’Accademia della Cru-
sca è che “l'uso della maiuscola in ita-
liano offre molte zone d'ombra perché
ragioni grammaticali (in particolare il Tutto sta nel comprendere
confine non sempre netto tra ‘nome quando un nome comune
proprio’ e ‘nome comune’) s'intrec- diventa nome proprio
ciano con ragioni ideologiche più o e quando invece no
meno consapevoli”. Così un nome co-
mune può essere scritto con la maiu-
scola quando è riferito a un individuo
ben determinato. “Il criterio – sempre
secondo la Crusca - sembra essere
quello del ‘nome proprio’. Quando una parola o una sequenza di parole in-
dicano non un concetto ma un individuo, un ente concreto e unico, devono
cominciare con la maiuscola”.
Pure i linguisti faticano a trovare una posizione condivisa su questo argo-
mento; i più concordano nel ritenere che meno iniziali maiuscole si usano me-
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