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                       Carlo Muggeri



                                      “La Città di Pietra”

                                      Tra le grotte

                                      degli Sbariati




                                         n Calabria, nel cuore del Monte Poro, a poca distanza dalla Costa de-
                                         gli Dei, da Tropea Capo Vaticano e Pizzo Calabro c’è Zungri, uno dei
                                      I centri più vivaci del territorio vibonese. Conserva un grande teso-
                                      ro archeologico, l’Insediamento Rupestre detto degli “Sbariati”. Il sito
                                      forse è opera di una popolazione orientale che a partire dal VIII seco-
                                      lo sfuggiva dalle persecuzioni arabe e iconoclaste e che si era rifugia-
                                      ta nel meridione d’Italia. Da qui, probabilmente, il nome “Sbariati” os-
                                      sia sbandati.
                                      Giunti a Zungri, si percorre un sentiero a ridosso del centro storico che
                                      si affaccia su di una straordinaria vallata da dove si scorge il mare. E a
                                      un tratto lo scenario cambia. Ciò che appare agli occhi del visitatore è
                                      inimmaginabile.
                                      Il nucleo centrale dell’insediamento si sviluppa lungo un’unica direttri-
                                      ce, ma tutto il complesso rupestre, composto da circa 50 grotte o for-
                                      se molte di più, si articola su una superficie di circa 3.000 mq. Le grotte
                                      hanno diverse forme e dimensioni, alcune delle quali dotate di copertu-
                                      ra a cupola con foro centrale. Esse sono mono o bi-cellulari, articolate
                                      su un solo piano o su due livelli, con scale d’accesso scavate nella pie-
                                      tra. Al loro interno si conservano nicchie (forse votive) e incassi scava-
                                      ti nella parte di arenaria per la sistemazione di mensole, che testimo-
                                      niano gli usi del vivere quotidiano degli abitanti di questi luoghi. Defini-
                                      to “un eccellente esempio di ingegneria idraulica”, il sito è caratterizzato
                                      da una fitta rete di canalizzazione per il deflusso dell’acqua piovana nel-
                                      le vasche di raccolta, poste a diverse altezze. L’acqua è stata, indiscuti-
                                      bilmente, un elemento fondamentale per la scelta del luogo: infatti l’in-
                                      tero sito è circondato da splendide e cristalline sorgenti.
                                      L’insediamento rupestre degli Sbariati, probabilmente, datato intorno al
                                      VIII-XII secolo, è stato scavato su preesistenze bizantine costituite da
                                      silos utilizzati per la conservazione del grano. Definito “il grande grana-
                                      io del Poro”, questo posto era lo stoccaggio delle derrate agricole, uti-
                                      lizzate anche come merce di scambio, quindi, dovevano non solo esse-
                                      re conservate ma anche nascoste dalle continue razzie che imperver-
                                      savano. E questo era un perfetto luogo di nascondiglio e lo fu fino in
                                      tempi recenti, quando la popolazione zungrese si dovette rifugiare nel-
                                      le grotte per ripararsi dai bombardamenti durante la seconda guerra
                                      mondiale.
                                      Accanto alla città di pietra valorizzata con accorgimenti mirati e con l’il-
                                      luminazione artificiale notturna, degno di attenzione è il Museo della
                Sito web dell’Insediamento
                       rupestre di Zungrì  Civiltà Rupestre e Contadina, che nasce dalla volontà di conservare il ri-



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