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                                                              ri, monaci eremiti che hanno portato in questi
                                                              luoghi una sapiente cultura che via via hanno
                                                              trasmesso alle generazioni successive.
                                                              Il museo si fonde con l’Insediamento Rupe-
                                                              stre. Diventa Ecomuseo, guarda all’ambien-
                                                              te nel suo insieme prefiggendosi di tutelar-
                                                              ne il territorio, facendo conoscere al pubbli-
                                                              co i beni da tutelare che sono gli oggetti della
                                                              vita quotidiana, i paesaggi, le architetture, le
                                                              tradizioni. All’interno è ospitata una mostra,
                                                              curata da Francesco Pugliese, con immagini
                                                              e documenti del terremoto che la notte dell’8
                                                              settembre 1905 sconvolse la Calabria cen-
                                                              tro-meridionale provocando 600 morti e mi-
                                                              gliaia di feriti. Le immagini esposte, pubblica-
                                                              te allora su vari giornali (Illustrazione Italiana,
                                                              Domenica del Corriere, Tribuna illustrata, Il Mat-
                                                              tino, L’Ora, La Stampa, ecc.) documentano gli
                                                              effetti devastanti del sisma, i ricoveri prov-
                                                              visori dei terremotati, i primi attendamenti
                                                              e la costruzione delle baracche, i soccorsi, le
                                                              iniziative in solidarietà coi terremotati che in
                                                              forme davvero massicce si organizzarono in
                                                              tutta Italia. Ma nelle immagini c’è anche uno
                                                              spaccato delle condizioni sociali ed economi-
                  Zungri, insediamento rupestre degli Sbariati, particolare interno
                                                              che della Calabria d’allora, le abitazioni, i co-
                                                              stumi, l’estrema povertà.
                  cordo di un mondo rurale purtroppo oggi or-  Ma parlando di Zungri e del suo immen-
                  mai quasi scomparso. Si tratta di uno stra-  so patrimonio storico-culturale e antropolo-
                  ordinario  patrimonio  culturale  di  tradizio-  gico non possiamo non fare un richiamo ad
                  ni popolari, che ha lo scopo di salvaguarda-  un altro gioiello che questo centro conserva:
                  re la “memoria sociale” conservando le ulti-  il Quadro della Madonna della Neve. Si trat-
                  me testimonianze di una cultura millenaria.  ta di un dipinto olio su tavola, recentemen-
                  Questo museo è la testimonianza di un mon-  te restaurato, di inestimabile valore, auten-
                  do contadino scandita dalle varie fasi del la-  tica opera d’arte risalente alla prima metà
                  voro giornaliero che inequivocabilmente in-  del 1500. La chiesa della Madonna della Ne-
                  treccia la vita dei campi con la vita domestica,  ve, collocata a 100 m dall’ingresso del sito ru-
                  con i mestieri artigiani e con la vita religiosa.  pestre, è posta all’ingresso di una delle porte
                  È il Monumento all’oneroso lavoro dei conta-  d’accesso al sito stesso e lungo lo stesso co-
                  dini di un tempo che hanno fatto della terra la  stone dove si troverebbero molte fosse che
                  loro ragione di vita. Il museo è situato all’in-  un tempo fungevano da neviere per racco-
                  gresso del viale che porta all’insediamento  gliere e conservare la neve. Quindi, si desume
                  rupestre e rappresenta l’anello di congiunzio-  che la chiesa, oggi divenuta Santuario ma-
                  ne tra una civiltà che ha fatto propria la cultu-  riano, non sarebbe stata costruita in questo
                  ra del vivere in grotta, di uomini non solo sca-  luogo a caso. Stessa ipotesi è stata soste-
                  vatori ma anche contadini, pastori, apiculto-  nuta in un convegno, che si è tenuto lo scor-




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