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            AUTODIDATTA     testo che Stalin aspettava per firmare la legge d’e-  Kamenev e Zinovev come agenti trotzkisti. Pro-
           Stalin con le Muse:   mergenza che segnerà quel decennio: i processi per   mise loro la grazia per ottenerne le confessioni, ma
           autodidatta, ha   terrorismo e attività controrivoluzionarie (reati de-  quando il Polit buro gli comunicò il parere contra-
           lasciato una vasta   finiti in un solo articolo del Codice penale, il 58,   rio in proposito, rispose con un telegramma: “Va
           biblioteca con
           migliaia di testi   abbastanza generico da includere chiunque) anda-  bene”», dice Montefiore.
           annotati da lui.  vano celebrati entro 10 giorni e le sentenze dove-  Nel tritacarne. La paranoia complottista sca-
                            vano essere eseguite immediatamente, senza appel-  tenata da Koba nel partito si estese come un virus
                            lo. I mandanti dell’omicidio Kirov? Stalin non ave-  rapidissimo in tutta la società, attraverso gli organi
                            va bisogno di indagare (ma fece sapere alla stampa   dello Stato. Chi veniva denunciato (magari da un
                            che lo avrebbe fatto personalmente): Kamenev (che   funzionario locale che voleva mettersi in luce, o da
                            tra l’altro aveva fatto l’errore di sposare una sorella   qualche rivale) finiva in quello che i russi del do-
                            di Trotzkij) e Zinovev. Erano i due “boiari” che lo   po-Stalin chiamarono “tritacarne”: arresto improv-
                            avevano salvato ignorando il testamento di Lenin,   viso, trasferimento nei sotterranei della Lubjanka
                            ma anche gli unici concorrenti potenziali.   (la sede della polizia segreta a Mosca), interroga-
                              I “pesci piccoli” furono liquidati subito: l’as-  tori martellanti, privazione del sonno in cella (do-
                            sassino, altri 14 coimputati e i relativi famigliari.   ve era spesso presente un finto prigioniero, in real-
                            Poi, nel solo mese successivo, furono fucilate altre   tà un informatore), percosse (la tortura fu autoriz-
                            6.500 persone in qualche modo legate a Kamenev e   zata formalmente nel ’37) e minacce ai famigliari.
                            Zinovev. «Stalin non aveva ancora piani precisi per   Risultato: le vittime di Stalin erano tutte ree con-
                            il crescente terrore», spiega Montefiore. I due “pe-  fesse. Il clima di sospetto e l’istigazione sistematica
                            sci grossi” furono tenuti da parte fino al 1936 per   alla delazione lasciarono il loro segno in quasi ogni
                            un rito destinato a ripetersi: il processo-farsa. «Sta-  famiglia. «Mio padre aveva combattuto i tedeschi
                            lin ordinò personalmente di condannare a morte   e liberato Berlino nel 1945», ricorda Elena Lebe-


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