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AKG/MONDADORI PORTFOLIO









           VICINO           prima», spiega Andrea Graziosi, docente di Storia   Vecchio corso. Tra i boiari bolscevichi, Trot-
           AL POPOLO        contemporanea all’Università di Napoli e autore di   zkij era il primo sulla lista nera di Koba-Ivan. Te-
           Il “compagno Stalin”   una dettagliata Storia dell’Urss da Lenin a Stalin (il   mutissimo leader dell’opposizione interna, per
           a una fiera nel 1939,   Mulino) basata anche su documenti inediti. «Su-  molti era lui l’erede naturale di Lenin. Pensava che
           ultimo anno della fase
           acuta del Terrore.   bito dopo, Stalin si affrettò a proporre la creazione   la rivoluzione russa avrebbe prima o poi contagia-
                            del culto del leader morto». Lenin doveva essere la   to il mondo. Ma ci voleva tempo. Stalin offrì in-
                            prima divinità dell’Olimpo rivoluzionario. A que-  vece, con un’inversione a U che procurò la vittoria
                            sto scopo fu imbalsamato e fatto accomodare nel   politica a lui e la condanna all’esilio a Trotzkij (poi
                            mausoleo sulla Piazza Rossa. A protestare contro   fatto assassinare in Messico nel 1940), l’alternati-
                            l’idea – che introduceva il culto della personalità –   va del “qui e subito”: il socialismo in un solo Paese.
                            c’erano, in prima fila, la vedova di Lenin (che Sta-  Un Paese di cui lui sarebbe stato il vozd, la guida.
                            lin aveva già ammonito:“Attenta, o il partito nomi-  Nel 1927, con il pretesto dell’ennesima crisi agri-
                            nerà un’altra moglie di Lenin”) e Trotzkij.   cola, fu Stalin a volere la legge marziale che sareb-
                              «Trotzkij osservò che quello era il modo in cui   be di fatto durata fino alla sua morte, nel 1953. E
                            la Chiesa ortodossa conservava i suoi santi e trovò   due anni dopo, mentre l’Occidente scivolava nel-
                            l’idea “assolutamente medioevale”», spiega Graziosi.   la Grande depressione, fu sempre lui a indicare il
                            Aveva centrato il punto: Stalin aveva in mente pro-  primo nemico interno da combattere: i piccoli pro-
                            prio quel tipo di potere, lo stesso che da secoli co-  prietari terrieri, che i russi chiamavano kulaki. La
                            noscevano i russi, centralizzato e assolutista. Koba   “liquidazione dei kulaki come classe” (parola d’ordi-
                            aveva un modello ben chiaro in testa: Ivan il Terri-  ne di Koba) fu affrontata con solerzia e fu la prova
                            bile, lo zar che 5 secoli prima aveva ricompattato la   generale del terrore staliniano.
                            Russia attorno al potere centrale di Mosca, facendo   «Per realizzare quell’obiettivo, Mosca distribuì
                            fuori tutta “la Casta” del tempo: i boiari, gli aristo-  alle regioni quote di arresti», spiega Graziosi. Che
                            cratici che ammorbavano la sua corte.      presto i funzionari locali cominciarono a superare


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