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UN MILIONE                   di mattoni. Sufficienti a costruire un GRATTACIELO di 90 piani

                            nia malinke e islamizzato verso il Mille, l’impero era   (la vastità della regione rendeva impossibile il con-
                            basato sul controllo del mercato aurifero. Dopo aver   trollo militare) assicurava lavoro a tutti, nei pasco-
                            toccato l’apice con Mansa Musa e Mansa Sulayman   li o nelle miniere d’oro. Quando gli Shona si accor-
                            (1352-1359), l’Impero del Mali fu sopraffatto dai   sero che gli Arabi erano interessati all’oro cominciò
                            rivali Shongai, che di strussero Timbuctù nel 1556.   una massiccia esportazione. «I mercanti del Grande
                            Intanto il commercio dell’oro aveva preso piede.  Zimbabwe compravano oro dai minatori per riven-
                              Recinto dorato. “Al centro di una regione ricchis-  derlo ai mercanti della costa», spiega Reader. Ma l’e-
                            sima di miniere d’oro, si trova una fortezza, costruita   spansione fu letale: i campi troppo sfruttati, i pascoli
                            solo con pietre, senza alcuna sostanza per tenerle insie-  non bastarono più e le miniere si esaurirono. A metà
                            me”. Sono le parole del capitano portoghese João de   ’600 il Grande Zimbabwe era già abbandonato. Le
                            Barros al suo re, nel 1500. La “fortezza” era il Gran-  sue rovine furono identificate ora con il palazzo del-
                            de Zimbabwe (“Grande recinto”) del popolo Shona,   la regina di Saba, ora con le miniere di re Salomo-
                            oggi nello Zimbabwe (Africa Meridionale). Una tor-  ne, ora con una colonia fenicia. Nessuno, fino agli
            ARCHITETTURA    re conica al centro rende ancora più misterioso que-  Anni ’50, credeva fosse opera degli indigeni Shona.
            LOCALE          sto edificio. Forse era la residenza della regina, op-  Orgoglio afro. Nel XVI secolo l’eco delle ric-
           La moschea della   pure un tempio per l’iniziazione dei giovani. Il re-  chezze d’Africa giunse in Europa. Dopo i mercanti
           città di Djenné,   cinto e la città erano sorti in un altopiano dove non   di schiavi, nell’Ottocento arrivarono gli eserciti co-
           fatta edificare nel   vive la mosca tse-tse, al centro di una rete di laghi e   loniali, il continente perse indipendenza e  control-
           XIII secolo dagli
           imperatori del Mali.   fiumi e con vasti depositi di granito da costruzione.   lo delle risorse naturali. I regni che resistettero come
           L’unico materiale da   Questo “paradiso degli allevatori” a partire dal 1400   (Zulu in Sudafrica e Ashanti in Ghana) divennero
           costruzione usato è   richiamò sempre più gente e la città arrivò a ospitare   simbolo dell’identità africana.    •
           un impasto di argilla,
           paglia e sterco.  15mila abitanti. Un sistema sociale non oppressivo                       Aldo Carioli














































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