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ERWIN OLAF Valoroso, COLTO, affascinante, in soli
12 ANNI Alessandro Magno CONQUISTÒ
l’impero più ampio che si fosse visto fino ad allora.

Ma la MORTE lo colse di sorpresa
COME UN

SEMIDIO

QUELL’ARMA i chiamava Alessandro Nei suoi libri, lei parla spes-
IN PIÙ III, re di Macedonia, so del fenomeno “imitatio
A destra, un ma è entrato nella leg- Alexandri”, il fascino dell’in-
piatto trovato Sgenda con un altro no- vincibile condottiero che ha
nella necropoli me: Alessandro il Grande (in conquistato i grandi personag-
di Capena (Lazio)
mostra un elefante greco “Aléxandros Mégas”). Per gi in tutte le epoche: da Scipio-
da guerra, forse motivi che vanno al di là di ogni ne a Cesare, da Caligola a Traia-
simile a quelli immaginazione. Perché non è stato no e Caracalla, fino a Maometto II
usati da Poro (il re solo uno dei più grandi condottieri del- e Napoleone. Quali sono i motivi di tan-
indiano che osò
sfidarlo). la Storia, che in dodici anni di regno conquistò ta passione?
un enorme impero toccando i confini del mondo «Non tutto nella Storia è spiegabile. I motivi del
allora conosciuto: la sua vita straordinaria ha as- fascino di Alessandro Magno hanno una compo-
sunto colorazioni leggendarie in Occidente e in nente umana e cao tica: basti pensare alla sua morte
Oriente, narrata dalla letteratura araba (Cora- prematura che stroncò il più grande progetto stra-
no, Libro dei Firdusi), persiana, armena, cop- tegico-ideologico di tutti i tempi.
ta, turca e occidentale. E, soprattutto, perché La sua figura racchiude una combinazione di-
più di chiunque altro ha incarnato l’eroe rompente di guerriero e di filosofo, la capacità di
morto prematuramente al culmine della fondere insieme mondi lontani e diversi, la resi-
sua gloria, ed è al centro di enigmi tuttora stenza quasi sovrumana alle fatiche, alla fame, alla
irrisolti. Dove si trova la sua tomba, ve- sete, al gelo, la capacità di pensare in grande senza
nerata nell’antichità e misteriosamente limiti e senza confini. Nessuno prima di lui si era
scomparsa? Chi o che cosa l’ha ucciso, mai spinto con un esercito a tale distanza dal suo
interrompendo bruscamente i suoi so- Paese d’origine, nessuno era mai stato così consa-
gni di gloria? pevole delle conseguenze che avrebbe avuto nella
Abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia dell’umanità».
straordinaria vicenda a Valerio Massi- È vero che per i contemporanei era come un
mo Manfredi, archeologo e grande nar- dio vivente?
ratore dell’antichità, che al giovane re «Statue e dipinti ci mostrano la sua bellezza im-
macedone ha dedicato studi persona- pressionante: aveva uno sguardo di tigre e un vol-
li e romanzi tradotti in tutto il mondo. to apollineo. Chiunque lo vedesse era pronto a

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