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L’INTERVISTA DEL MESE
LIVIO
COSSU
Guardarsi allo specchio è un’attività piuttosto banale che
ognuno di noi fa per un certo numero di volte al giorno.
Lo facciamo in modo distratto per controllare il nostro
volto e prepararlo all’incontro con altri volti. Spesso ci si
specchia per indossare una maschera: quella del trucco,
della barba ben sistemata, del sorriso smagliante. Livio
Cossu è uno specchio al contrario. Le sue parole strappano
le maschere dal viso nel tentativo di mostrare il nostro
volto più autentico e reale, costringendoci a guardare
all’interno. I suoi libri tolgono il velo e mostrano la cruda
poesia dell’essere umano. Benito Olmeo l’ha incontrato
per noi regalandoci una lunga intervista in cui l’autore
parla di sé e dell’importanza di conquistare la libertà e il
privilegio di provare ad essere se stessi.
INTRODUZIONE: FRANCESCA ARCA
TESTO E INTERVISTA: BENITO OLMEO
FOTO: LIVIO COSSU
niente di eccezionale. Ho avuto questo mi sono sempre sentito libero
una vita normale fatta di dolori ma di poter fare le mie esperienze di vita
anche di grandi gioie. e seguire le mie passioni. Mettere
insieme lo studio, la musica, il
Hai condotto una vita molto lavoro per una multinazionale, le
lineare ma senza mai rinunciare esperienze politiche, non è semplice.
Ci racconti un po’ della tua vita? al tuo spirito libero. In te Se dovessi farne un quadro verrebbe
convivono diverse nature che fuori “Guernica” di Pablo Picasso.
Sono una persona normale che ha si amalgamano: il lavoratore, il So però che in ogni momento della
fatto una vita normale. Ciò che padre di famiglia, il musicista, mia vita ho seguito la linearità che
forse mi ha caratterizzato è stato lo scrittore, l’amico. Come le hai trovavo dentro di me, nel costante
di aver avuto una sorta di “ideale” accordate? rispetto non solo per gli altri ma
della mia vita. Ho sempre voluto sopratutto per me stesso. Non ci
essere una persona “nuda”, cioè In apparenza posso sembrare un si può confrontare con gli altri se
leggibile nel mio rapporto con gli uomo “ordinato” ma in realtà prima non ci si conosce. Questo
altri. Ho sempre cercato di essere mi sento molto “disordinato” dal atteggiamento porta a trovarsi
comprensibile. A ben riflettere la punto di vista comportamentale. in situazioni e con persone che
mia esuberanza o le mie depressioni Sono spesso eccessivo nei miei sono lontane dal nostro sentire
possono farmi risultare sgradito o rapporti o nelle mie reazioni ma rappresenta comunque un
troppo diretto. Io stesso, in una fase emotive. Nella vita ho sempre arricchimento a livello esperienziale
di calma, non condividerei certi scelto tutto ciò che più mi piaceva, ed affettivo. Si può anche voler bene
miei atteggiamenti. Credo di essere fermo restando il rispetto per gli a qualcuno che la pensa in modo
un uomo che non ha fatto niente altri; cosa che mi è stata insegnata opposto al nostro, è una cosa che
di eccezionale e che non ha subito da mio padre a cui devo parecchio. trovo entusiasmante! Conoscere
La lealtà è fondamentale. Detto davvero le cose e le persone
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