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pubblicisti, fu corrispondente de “Il Corriere d’Italia” quo-
tidiano cattolico (anni 1920-1926). Svolse quindi un’in-
tensa attività come pubblicista, scrivendo per numerose
riviste e giornali tra i quali ne ricordiamo alcuni: “Madon-
na di Bonaria”, “Il Carabiniere”, “L’Osservatore Roma-
no”, “Libertà”, di cui fu direttore dal 1923 al 1925. Fondò
inoltre “Frontiera”, rivista mensile illustrata della Sarde-
gna (1968-1976, Cagliari). Esperto del cinema didattico e
scientifico, fu autore del volume “Il tuo cinema”, edito dal-
la S.E.I. nel 1940. Negli anni Trenta diresse il Liceo scien-
tifico di Iglesias e istituì una scuola d’incisori. Conobbe la
sorella di Benito Mussolini, donna Edwige, e nutrì grande
stima di essa. La definì: «Donna generosa e ardente». Ri-
cordando, inoltre, che essa, pur rimanendo fedele al Duce,
provava un sentimento amarissimo verso le ingiustizie, i
soprusi, le persecuzioni agli uomini così detti “politici”.
Ostinato antifascista, dal 1942 al 1943 fece parte di un
gruppo ideale di resistenza, a Roma, per iniziativa del dot-
tor Alfredo Roncuzzi, allora farmacista e membro dell’A-
zione Cattolica. Parteciperanno alle riunioni i figli di Mat-
teotti e Sandro Pertini. Branca rimase sempre fedele al suo
genere di pittura tradizionale. L’imitazione puntuale del
vero, il modo di guardare ed esprimere la realtà, la serenità
delle sue composizioni, la scrupolosità dei suoi ritratti, di-
segnati con amore e soffusi di poesia, caratterizzano il suo
genere pittorico inconfondibile, nell’amore per la propria
terra, sentito con pacatezza ed espresso con sincero animo.
Xilografia madre Mesina
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