Page 216 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 216
»
200 1.KZIOXE QUATTOnniCESlMA.
^
tano dei Corinti, a cui pruinova più d’ogoi altro die !• flotta si
trasferisse in vicinanza della «uà città, i*terruppe aspramonle *
Temistocle, osservando che non bisognava ascollai’e un uomo
privo di patria: « Come! » esdaimi allora Teraistcyile « ci si rini-
» proverà, a noi- Ateniesi, d’avèrc abbanilonato un vano rauc- ,
» chio di pietre per evitare la schiavitù? Sappi, o Adimauto,
» che so Atene è distratUi, non manca per questo agli Ateniesi
» una città e un territorio più potenti della tua Corinto. Questa
» città e que.sto territorio sono dugento vascelli pieni di combal-
» lenti, rattiicoo <lei quali non lo jwlrebbo respingere nessun
» popolo della Grecia. » Poi voltandosi a Euribiado : « Se tu
» resti in (jiiesto luogo, tu agisci da uomo di core; se no, tu
» perdi la Grecia. Tutta ‘la 'fortuna della guerra sta nei nostri
» vascelli : ora, se ti decidi a moverti di qui , noi imbarcheremo
« subito le nostre famiglie e faremo vela alla volta d’ Italia, dove
» la città di Siri anticamente fu nostra, o secondo gli oracoli
» .spetta a noi di restaurarla. Quando sarete rimasti privi del
» nostro appoggio, vi rammenterete delle mie parole. » * Que-
st’ energico linguaggio e questa minaccia di separazióne mutarono
il parere d’ Euribiade e d(^i altri comiionenti il consiglio. Si .
decise che la flotta non {wrlirebljo da Salamina.
'Frattanto la flotta jx'rsiana s’ era venuta avanzando e aveva
gettato 1’ àncora nella baia di Falera. -Scpse si recò a bordo con
Mardonio, e tenrn* un consiglio di guerra per deliberare .sosi do-
vesse faro una battaglia navale. Tutti i capitani pensavano di
si, ma Artemisia, regina di Caria, che guidava in persona la
sua squadra, os.s(*rvando che « i marinai greci erano tanto supe-
» riori a quelli di Serse, quanto lo sono gli uomini alle donne, »*
sconsigliava dalla battaglia. A parer suo, i Greci avrebbero do-
vuto arrendersi presto per mancanza di provvisioni néll’ isola;
ed era anche probabile che marciando l’ armata di Serse verso
il Peloponne.so , avvenisse, in conseguenza di ciò, una disunione
nelle navi greche. Fortunatamente {>ei Greci, il re détte ascolto
al consiglio dei più, e ordinò che la flotta si meUosse in movi-
mento alla volta di Salami ua per dar battaglia il giorno seguen-
te : voleva esserne spettatore lui -stes.so.
Questa mossa della flotta nemica, e quella contemporanea •
• EroH
. vili, 61 ,62.
3 Id., Vili ,68.
Digitized by Cou‘:l(