Page 265 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 265
ATENK SOTTO PEniClE. 255
terza liturgia, Vestiasi, consisteva nell’ obbligo d’imbandire, in
certe circostanze, dei banchetti pubblici. La quarta era l’ arci-
teoria: quello a cui toccava, avevq l’incarico di sostenere le
spese occorrenti nelle solenni ambascerie spedite a Deio o a
Delfo. Aspai più antica di queste, ma straordinaria, era quella
detta la trierarchia. Consisteva nell’ obbligo d’ equipaggiare le
navi. Per una parte delle spese i trjerarchi ricevevano il da-
naro che bisognava dal pubblico erario l’ altre erano a carico
;
loro. * /
Non era permesso a nessuno di domandare due liturgie al
tempo medesimo; e nessuno poteva esser soggetto a una più
d’ una. volta r anno.' I minorenni erano esenti da tutte; e dalla
trierarchia n’ eran esenti anche gli Arconti.
TI principio su cui si fondavano lo liturgie era che il prov-
vedere ai bisogni della patria fornendole navi e .«oldati , o al suo
splendore dandole feste e procurando lavori, è cosa onorevole.
11 principio, in sé, non potrebbe e.sser più nobile, ma veniva
a trovarsi difettoso negli effetti pratici. Giacché si considerò le
liturgie come mezzi adatti a comprarsi il favore del popolo e
salire al potere : per cui si faceva a chi più scialava, non di rado
rovinandosi ; e si faceva spesso unicamente per ambizione quello
che pareva fatto per spirito patriottico. Quell’ ambizione poi en-
trava nei meno ricchi , e con essa, la bramosia di raggiungere
la ricchezza voluta jjer es.ser liturgi; e per raggiungerla, non si
guardava sempre ai mezzi per la sottile. Valeva dunque meglio
stabilire dello imposizioni diretto sulla ricchezza : si sarebbe
schivato le conseguenze, che .s’è accennato, dello liturgie, e lo
Stato ne avrebbe ritratto probabilmente un’entrata maggiore.
Oltracciò non era giusto che fo.ssero tassati i pochi invece dei
molti.
Quali fossero nel suo totale l’entrate annuali d’ Atene, non
si sa esattamente. Secondo Senofonte, ‘ erano non meno di mille
talenti che corrisponderebbero a 3,216,653 franchi; secondo
Aristofane, * erano circa duemila talenti. Questa cifra probabil-
mente é al di sopra del vero. Se si prende dunque la media
(millecinquecento talenti) e se si considera che a quel tempo
l’argento aveva un valore sette o otto volte maggiore che oggi,
* Ànahasi , VII , I.
* Le Vrspe,
Digitizod by Google