Page 273 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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CULTURA AL TEMPO DI PERICLE. 263
Atos. Altro s'aggiunge a questo?
Anco abbondan ricchezze alle lor case?
Coro. Han d‘ argento una fonte nelle ve'ne
'
Della terra nascoso.
Atos. Ad essi io mano
Sta r arco?
Coro. No ma ferme lance e scudi.
,
4 Atos. E chi duce è dell' armi e ad essi impera ?
Coro. Servi a nuli' uomo, ed a nuli’ uom soggetti
Si nomao essi.
Atos. E di nemiche squadre
Come atti sono a sostener 1' assalto?
Coro. Come allor che di Dario il forte il bello
Eisercito dispersero.
Atos. Tu fai
Dure cose pensarne ai genitori
' De’ partiti guerrieri.
Coro. Ecco, a momenti
Il vero, iocredo, appien saprai. Veloce
Viene un nunzio de' nostii, e certa nuova,
0 lieta o trista ad ascoltar, ne reca.
E il nunzio arriva affannoso, e fra brevi e gemebonde interru-
zioni d’ Atossa e del coro, racconta la disfatta di Salamina e la
fuga di Serse. Finito il racconto, i gemiti raddoppiano il co-
, e
ro, sull’invito della regina, evoca l’ombra di Dario che appre-
sti ai mali qualche rimedio. L’ ombra evocata apparisce. Saputo
il triste accaduto, se ne dole gravemente. 11 coro l’ interroga ;
Dopo un tal crollo
Come la Persa nazione in bore
Tornar potrà?
Dar. Col non portar mai guerra
,
Nella patria de' Greci , anco pur fosse
L' oste Persa maggior che non fu mai.
La stessa terra a prò di lor combatte.
Coro. Come ciò fa?
Dar. Di fame consumando
Quei che troppa superbi osan toccarla.
Coro. Ma ben fornito appresteremo e scelto
(in esercito poi.
Dar. Ma nè pur quello
Che or di Grecia rimaso è sul terreno ,
Salvo il ritorno acquisterà.
Coro. Che dici?
Non tutti dunque reduci d' Europa
Dell' Ellesponto rivarcftr lo stretto?
Dar. Pochi di tanti torneran , se fede
Aver dee negli oracoli de numi
Chi all' avvenuto mira : i lor presagi
Effetto in parte, e in parte no , non hanno
Quindi Serse Odalo a vana speme,
‘ Le miniere dei Leurio.
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