Page 333 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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SPEDIZIONE DI SICILIA. 323
modo si procacciò fra i Siracusani un odio cosi intenso e uni-
versale, che scoppiò in rivoluzione. Lo stesso anno eh’ e’ sali
sul trono (i66) ne fu sbalzato, e al potere regio si sostituì la
democrazia. L’ altre città della Sicilia imitarono l’esempio di
Siracusa. Il mutamento di governo produsse in tutte dei gravi
trambusti. I suoi, Siracusa gli seppe reprimere; di quelli del-
r altre se ne giovò, unendosene alcune a titolo di confederate
0 piuttosto di tributarie, e opprimendone altre. La sua potenza
cosi crebbe a segno che potè purgare il mar Tirreno dai pirati
etruschi ; e nel 453 conquistò l’ isola d’ Elba e portò guerra alla
Corsica.
Gli antichi Siculi non erano ancora tutti periti ; vivevano
sparsi in piccoli villaggi nei monti centrali dell’isola. Ducezio,
uno di loro, concepì il generoso pensiero di cacciare i Greci; e
nel 452 eccitò i suoi fratelli alla guerra d’ indipendenza. Si riu-
nirono in numero considerevole e marciarono contro Agrigento
che invocò subito, e l’ottenne, il soccorso di Siracusa. Vinci-
tori in una prima battaglia, furon vinti nella seconda, e la loro
causa fu persa per sempre. Questo trionfo e quello che anni dopo
riportò sull’ emula Agrigento, assodarono e ingrandirono la po-
tenza di Siracusa. Il suo commercio , ampiamente sviluppato ; la
sua cavalleria, raddoppiata; la sua flotta, accresciuta; quindi
maggiore la speranza che la nutriva segretamente d’assogget-
tare tutta l’ isola al suo dominio.
I Leontini gelosi della loro autonomia mandarono
, ,
nel 427, a chiedere soccorso ad Atene, Gorgia la di cui cele-
brità come oratore fu grande per tutta la Grecia. Atene spedì
il soccorso di 20 navi alle quali poi ne tennero dietro dell’ altre;
ma sempre in così poco numero, da non decidere della guerra
fra i Leontini e i Siracusani. Cosi la si protrasse fino al 424. In
quest’anno, tutte le città della Sicilia tennero un consiglio a
Gela per negoziare un accomodamento generale. Ermocrate, sa-
vio siracusano, mostrò ai deputati che Atene fomentava le loro
discordie per indebolirli e, alla prima occasione, stendere il suo
dominio sopra di loro. Per ovviare all’imminente pericolo , biso-
gnava congedare subito le truppe ateniesi che erano nell’ isola e
vivere in pace e unione : pace e unione fra i cittadini delle •
stesse città, pace e unione fra le diverse città di Sicilia. Allora,
persuasi da Ermocrate, posarono lutti le armi, e la flotta ate-
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