Page 362 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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352 LEZIONE ventunesima.
Sparta, e no chiose a Miloto che glielo dette. Mosse poi alla vela
verso Metinno e la -prese. Conotie , venuto ]>er soccorrere quella
città , vedendo che oramai l’ era caduta e che la flotta di Calli-
cratida ora tanto più numerosa della sua, si ritirò. Lo spartano
r inseguì , lo costrinse a combattere, o gli prese 30 navi. Co-
none dovè ritirarsi in Mitilene, e Callitratida ce lo chiuse con
un assedio rigoroso. Atene, per salvare il suo generalo e le 40
navi assediate con lui, con uno .sforzo prodigioso preparò e armò
in trenta giorni 1 10 navi. Arrivate a Samo, sen’ unisce a questo
più di io fornite dagli alleati per cui la flotta
: sali a più di
130 vele. Callicratida lasciò una parte delle’ suo all’assedio di
.Mitilene, di dove o’si mosse con 140 |ier andare incontro agli
Ateniesi. Le duo flotte nemiche s’incontrarono hol luglio del 406
alle Argimise, tre piccole isole vicino alla costa dell’ Eolide.
Questa volta la superiorità era dalla parte degli Ateniesi ; e
però fu dato a Callicratida il consiglio di ritirarsi. Ma la Spar-
tano rispose ; « La repubblica non sentirà nessun danno per la
» mia morto; mentre io, fuggendo, come riparerei al mio ono-
» re? » * E dunque si batté: ma |>eri fra i primi e cadde giù
in maro la sua flotta fu disfatta, 70 delle sue navi perirono
,
Gli Ateniesi ne persero 23. Questa vittoria importante in sè
stessa e |)er la conseguenza che portò di liberar subito Mitileno
dall’assedio, fu però funesta per gli otto generali vincitori.
E’ furono accusati ad Atene di non aver raccolto né i naufraghi
per salvarli, uè i morti per rendergli gli ultimi urtici. Cercarono
di difendersi dicendo che erano stati impediti da una burrasca:
ma questa non doveva esser forte, se non impedì agli avanzi
della flotta peloponnesiaca d’ effettuare tranquillamente la loro
ritirala. Ebbero dunque la sentenza di morte; sei, che quando la
fu rosa si trovavano in Atene, la subirono; due, Protomaco o
Aristogene , erano contumaci. Generalmente gli storici moderni
non parlano che dell’ accusa riguardante i morti , o per conse-
guenza non veggono in quest’ affare che un esempio di supersti-
zione deplorabile. Ma si trattava anche degli equipaggi vivi di
venticinque navi colalo a fondo nel combattimento; e però il
rimprovero che si fa agli Ateniesi per quella condanna non è
giusto. Che giudizio pronunzierebbe oggi una corte marziale
contro un capitano di vascello che non avesse soccorso, polendo,
, St. gr. 1 , 6 .
* Scnof.