Page 363 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
P. 363
. • PRESA D’ ATENE. 353 ,
una nave piena'di suoi camerati naufragala sotto i suoi occhi?
Dopo la sconfitta dell’ Arginuse gH alleali asiatici di
,
Sparta e Ciro le mandarono degli ambasciatori per chiedere
che restituisse il comando supremo della flotta a Lisandro. Per
soddisfare a quella domanda e per osservare in qualche modo il
loro costume di non conferire due volte quel grado al medesimo
cittadino gli Spartani nominarono ammiraglio Ara«o , e Li-
,
sandro viceammiraglio. Nel fatto però 1’ autorità suprema
'
,
l’aveva il secondo. Fornito abbondantemente di danaro da
Ciro, Lisandro aumentò la s'ha flotta, fece, nell’anno seguente,
uno sbarco nell’Attica, saccheggiò Egina e Salamina, e andato
poi nell’ Ellesponto prese a viva forza Lampsaco, alleata degli
Ateniesi.
Era tuttora ancorato sotto questa città quando 180 navi
ateniesi arrivarono a Egospotamo sull’ Ellesponto, dirimpetto a
Lampsaco. La mattina dopo le s’ avanzarono a presentar batta-
glia a Lisandro, ma questo non l’accettò; per cui gli Ateniesi
venuta la sera, ritornano a Egospotamo e sbarcano. La stessa
cosa ripetono anche nei tre giorni seguenti; e non uscendo
Lisandro dalla sua immobilità, pensano che fosse per molto ti-
more che avesse di loro, e s’abbandonano alla più conplela
incuranza. Visto ciò Alcibiade che si trovava in quei dintorni,
venne a cavallo al campo degli Ateniesi ; e rimproverandoli di
essersi messi in un territorio sprovvisto di viveri e di luoghi di
rifugio, e di starci per di più con un’imprudente trascuratezza,
gli esortava a navigare sollecitamente a Sesto dove avrebbero
avuto un porlo, una città, e abbondanza di provvisioni. Non
che dargli retta, Tideo, uno dei generali, gl’ intimò di ritirarsi
osservando eh’ e’ non aveva più diritto d’ingerirsi delle cose
dell’armata. E Alcibiade si ritirò.
« Il quinto giorno, gli Ateniesi, secondo il solito, s’avan-
» zarono a presentar battaglia ; e la sera , secondo il solito , si
» ritirarono tenendo più che mai in disprezzo i nemici. Lisandro
» gli fece seguitare, a una certa distanza, da alcune navi, col-
» l’ordine ai capitani di retrocedere colla massima celerità ap-
» pena che avessero visto sbarcar gli Ateniesi ; e d’ inalzar sulla
» prua, arrivati che fossero in mezzo allo stretto, uno scudo di
» rame che sarebbe per lui il segnale di mover la flotta. Intanto
» lui, sulla sua trireme, andava esortando i piloti e i capitani,
Storia d<lV aulica Grecia. 23