Page 534 - Storia dell'antica Grecia Tommaso Sanesi
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524 LEZIONE TRENTADUESIMA.
Si volse allora a (ramare insidie a Lidiade, 'tiranno di Mega-
lopoli. Ma questo, o per timore o per generosità, lo prevenne:
invitò Arato ad andare a trovarlo, rinunziò in sua presenza alla
tirannia, e fece riconoscere la città come alleata degli Achei. Con
questo procedere ottenne d’ esser nominato tre volte stratego al-
ternativamente con Arato, di cui bilanciò, per sei anni, l’in-
lluenza.
In capo a quel tempo riprese Arato il sopravvento sul suo
competitore, sulla di cui sincerità aveva dei gravi sospetti. Nel
soddisfare il vivo desiderio che aveva d’ abbattere tutti i tiranni
e accrescere la potenza della lega, e’ fu secondato indirettamente
dall’ ambizione di Demetrio II. Era, questo, figliolo d’ Antigono
Gonata da cui, morto nel 243, aveva ereditato il trono di Mace-
donia. Non contento quel re di dominare l’ Attica e la Focide ,
volle anche, nel 237 , occupar la Beozia, e la tolse agli Etoli.
Questi allora domandarono agli Achei d’entrare nella loro al-
leanza; e l’ottennero, sebbene, l’anno precedente, avessero ten-
tato un’ invasione nel Peloponneso di dove Arato gli aveva re-
spinti. Fu forse quello il momento più splendido della lega
achea; giacché anche Aristomaco II tiranno d’Argo, Senone ti-
ranno d’Ermione, e Cleonino tiranno di Fliunte s’affrettarono a
imitare 1’ esempio di Lidiade. Non fecero lo stes.so alcuni pochi
tirannelli, in grazia degli eccitamenti e della proiezione di De-'
metrio:ma doverono tutti cadere, quando questo mori nel 233.
Gli doveva succedere il figliolo, Filippo: ma essendo ancora fan-
ciullo, ne prese la reggenza il suo zio Antigono Dosone. Ma Anti-
gono, di tutore si fece usurpatore; e quindi ne nacque delle discor-
die in Macedonia, e delle ribellioni nei paesi confinanti. Arato
sen’ approfittò; c mentre Antigono era tutto occupalo a reprimere
quei movimenti per consolidarsi sul trono usurpato, si messe in
relazione con Atene e l’indusse a liberarsi. Alene, aiutata daini,
caccia via la guarnigione macedone e conclude, con tutta l’At-
tica, un’alleanza colla lega. Entrarono a parte di essa, nel 229,
l’isola d’Egina, la Messenia eia più parte dell’Arcadia, Oltre a
queste, come s’é visto, erano membri o alleati della confedera-
zione achea anche Sparta, Sicione, Corinto, Argo, Megara e
1’ Elolia. Non s’ erano mai trovati i Greci riuniti volontariamente
in tanto numero, in tempo di pace. Era d’altronde un’unione
giovevole per assicurarsi dalle minacce della Macedonia; e sa-
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