Page 16 - Феличе Трояни "Хвост Миноса"
P. 16

mentre osserva a Roma il tentativo di volo di Léon Delagrange, alla Grande Guerra e
             alla esperienza nell’aeronautica italiana sin dalla sua nascita, per proseguire, attraverso la
             Russia e l’industria italiana sino alla seconda Guerra Mondiale.
                Il  risultato,  La  coda  di  Minosse,  è  il  racconto  della  nascita  e  dello  sviluppo
             dell’aviazione in Italia, della disfatta di Caporetto e dell’Italia del primo dopoguerra, con
             gli avvenimenti che porteranno alla presa del potere da parte di Mussolini, arrivando alle
             spedizioni polari del Norge (dove collaborerà nell’organizzazione) e poi dell’Italia, della
             quale sarà il primo membro dell’equipaggio, ad essere chiamato direttamente da Umberto
             Nobile durante la missione in Giappone.
                Le parole di Felice Trojani raccontano dell’organizzazione della spedizione, il viaggio
             attraverso l’Europa, l’Ultimo Volo che terminerà in disastro, l’accampamento della Tenda
             Rossa, lo sforzo e la organizzazione dei soccorsi - mai si era vista al mondo una simile
             partecipazione di uomini e mezzi a una spedizione di soccorso - il sacrificio di Amundsen,
             il coraggio e la passione dei russi, le trame politiche che nel frattempo si snodavano dietro il
             salvataggio di Nobile.
                Il racconto, infatti, non finisce con il salvataggio di Mariano e Zappi, prima, e del
             gruppo della Tenda Rossa, poi, da parte dell’equipaggio del Krassin guidato da Samoilovic
             e Orass, ma proseguirà nella resa dei conti tra Nobile e i suoi avversari, nel tentativo di
             riscatto  di  Nobile  in  Russia,  le  attenzioni  della  polizia  politica  fascista,  la  direzione
             dell’Aeronautica  Umbra  e  la  seconda  guerra  mondiale,  con  l’occupazione  nazista  di
             Roma.
                La Coda di Minosse racconta di decine e decine di donne e di uomini, del loro tempo,
             degli avvenimenti di cui sono stati protagonisti, spesso con osservazioni diventate fonte di
             informazioni per gli storici.
                Alla  sua  uscita,  La  Coda  di  Minosse  ebbe  recensioni  lusinghiere  da  parte  della
             stampa e della accademia, meritando nel 1965 il Premio di Cultura della Presidenza del
             Consiglio. Altro sintomo della importanza del volume è nella sua longevità editoriale: dal
             1963 è ininterrottamente nel catalogo di Ugo Mursia, senza cambiarne il tipo di edizione
             (non è mai passato ad edizione economica, per esempio) e esaurendo sempre le ristampe,
             nelle sempre numerose citazioni ed estratti : sessant’anni sono passati dall’uscita del libro,
             il mondo è cambiato più e più volte, ma il racconto è sempre lì ad affascinare i lettori.
                Al  termine,  devo  manifestare  tutto  il  mio  sincero  ringraziamento  a  Nataliya
             Nikishkina e Ekaterina Spirova, per la grande passione con la quale hanno affrontato
             questa nuova impresa.









                                               15
   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21