Page 405 - АЛЬМАНАХ КУХНЯ НАРОДНАЯ ДИПЛОМАТИЯ 2020-2023
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L'Italia in un piatto
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Rosa D'Aniello
Tempo di lettura: 2 minuti
La settimana della cucina italiana nel mondo (dal 13 al 19 novembre 2023), istituita dalla
Farnesina nel 2016, rientra nella strategia di diplomazia della crescita, per promuovere la filiera
agroalimentare italiana a partire dai prodotti di base fino ai processi produttivi, con l’obiettivo di
valorizzare all’estero le eccellenze del settore enogastronomico italiano, sostenendo
le esportazioni e i flussi turistici in entrata.
Naturalmente, l’operazione è prima di tutto culturale. Ma, proviamo a capire perché tutto il
mondo ama mangiare italiano?
Prendiamo, ad esempio, la diffusione planetaria della pasta. Un amore globale che fa girare
sempre più denaro. Tra variazioni e specialità, solo in Italia sono riconosciute oltre 600 tipologie
di pasta prodotte.
I motivi sono tanti, ma tutto riconduce al marchio: made in Italy (fatto in Italia).
“Fatto in Italia” è un’espressione che si riferisce a prodotti o beni realizzati (interamente o
prevalentemente) in Italia e che sono riconosciuti per la loro eccellenza in termini di qualità,
design e tradizione. È un marchio di qualità molto ambito a livello internazionale che apporta
un importante vantaggio competitivo per le aziende italiane.
È proprio di questi giorni la notizia di una certificazione di eccellenza per le aziende italiane
con il marchio ItalyX. Un progetto unico in Italia, messo a punto da Il Sole 24 Ore in
collaborazione con Confindustria, creato per riconoscere, attribuire valore e dare visibilità alle
imprese che incarnano i valori dell’italianità: ricerca della qualità, stile, cura del dettaglio e
creatività, che unisce tradizione, estetica, funzionalità e innovazione tecnologica, in tutti i settori.
Anche il mercato online - si pensi al colosso Amazon – sta dedicando sempre più spesso speciali
sezioni alle vendite di prodotti “fatti in Italia”, riconoscendogli grandissimo prestigio e valore,
visto il fascino esercitato sui consumatori di tutto il mondo.
Tornando al cibo, potremmo dire che in un solo piatto c’è un concentrato di sapori, di
competenze, di atmosfere e di ricordi, provenienti dalla terra che lo ha originato, e che l’insieme
dei piatti derivanti da tutte le regioni italiane costituisce una cultura culinaria fortemente
identitaria.
Così cresce non solo il valore economico, ma anche quello culturale sviluppatosi intorno al tema
della cucina italiana, sempre più attenta a ciò che mette nel piatto, all’alta qualità degli
ingredienti che sono, in assoluto, il fattore più importante, al di sopra anche della loro stessa
trasformazione e/o preparazione dei piatti, per quanto stellata o legata alle tradizioni locali possa
risultare.