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ALLINEAMENTI MOLECOLARI CHE AIUTANO O SCHERMANO GLI EFFETTI DELLA
                  TORSIONE

















               Come già detto, la teoria Einstein-Cartan fu la prima a porre le basi teoretiche per
               l’esistenza dei campi di torsione, nel 1913.  La teoria  predice che, a seconda  della
               dislocazione, vi saranno torsioni orarie  o antiorarie nello spazio. Le successive
               scoperte nella fisica  dei quanti relative alla nozione di  “spin”  o rotazione hanno
               confermato che anche gli elettroni possono avere rotazione destrorsa o sinistrorsa, il
               che equivale a parlare di movimento orario/antiorario. Tutti gli atomi e le molecole
               mantengono vari gradi di bilanciamento fra spin destro e sinistro. Kozyrev determinò
               che molecole fortemente destrorse come lo zucchero possono schermare  gli effetti
               della torsione, mentre quelle fortemente sinistrorse come la trementina li rinforzano.
               Successive indagini russe hanno stabilito che la comune pellicola di polietilene agisce
               come potente schermatura per le onde di torsione, pertanto essa viene usata in molti e
               diversi esperimenti, come quelli effettuati dal dott. Alexander Frolov.

                   MUTAMENTI “QUANTIZZATI” NEL PESO
                Abbiamo parlato degli esperimenti di Kozyrev nei quali un oggetto veniva disturbato
               in vari modi, dopodiché esso tornava lentamente al suo bilanciamento normale dopo
               aver attraversato variazioni di  peso. In  questi esperimenti emerge un importante
               fattore, che fra l’altro non collima perfettamente con l’analogia della spugna immersa
               nel liquido; tale fattore è noto come “effetto quantizzazione”. (Spiegheremo più avanti
               che cosa lo provochi). Quando qualcosa è quantizzata, significa che essa non si muove
               o si calcola scorrevolmente,  ma solo  scalarmente, a specifici intervalli. Detto
               semplicemente, il peso di un oggetto non dovrebbe crescere o decrescere
               gradualmente negli esperimenti  sulla  “forza latente”, ma solo  a scatti improvvisi.
               Questa è certamente una proprietà anomala della materia. Kozyrev afferma:

               Negli esperimenti di vibrazione su una bilancia la riduzione di peso avviene a scatti,
               iniziando  con  un  certo  potere  vibrazionale.  Se  la  frequenza  della  vibrazione  è
               ulteriormente incrementata, la riduzione di peso sulle prime rimane la stessa, e quindi
               di nuovo cresce a scatti dello stesso valore… Fino ad ora una spiegazione realistica di
               questo fenomeno non è stata ancora trovata. In seguito si è riscontrato che l’effetto-
               quantizzatizzazione si verifica in quasi tutti gli esperimenti. (Kozyrev 1971, pag. 26)





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