Page 57 - rapporto_CO_def_2021_v3
P. 57

4. I RAPPORTI DI LAVORO CESSATI





            Considerando le classi di durata dei rapporti di lavoro si osserva come l’80,6% dei contratti cessati sul totale
            presenta nel 2020 una durata inferiore a un anno, una quota in diminuzione di 2,7 punti percentuali rispetto
            al 2019. Nello specifico il 48,3% dei contratti giunge a conclusione entro 3 mesi, di cui il 28,6% entro 1 mese
            e l’8,5% entro 1 giorno (Tabella 4.4). Tra il 2019 e il 2020 alla diminuzione della quota percentuale dei rapporti
            di breve durata fino a 30 giorni (-6,4 punti percentuali), riconducibile alla riduzione dei rapporti fino a 3 giorni,
            corrisponde un aumento del peso di tutti i rapporti di maggiore durata, in particolare in quelli superiori a un
            anno.
            Tutte le classi di durata registrano nel 2020 variazioni di segno negativo nei confronti dell’anno precedente,
            in particolar modo quelle di durata inferiore a 30 giorni (-32,8%) - con una riduzione pari a -47,4% per i con-
            tratti di un giorno - mentre i contratti superiori a un anno mostrano il decremento minore (-4,1%).  In valore
            assoluto, nello stesso periodo, a fronte di un calo di 2 milioni di rapporti di lavoro cessati, sono 1 milione e
            300 mila (di cui 636 mila uomini e 664 mila donne) quelli di durata fino a 30 giorni, di cui 718 mila (357 mila
            uomini e 361 mila donne) i più brevi, della durata pari a 1 giorno.



            Tabella 4.4 - Rapporti di lavoro cessati per classe di durata effettiva (valori assoluti, composizioni percentuali e variazioni percen-
            tuali). Anni 2018, 2019, 2020

             DURATA EFFETTIVA DEL        Valori assoluti          Composizione percentuale  Var.% rispetto all'anno precedente
             RAPPORTO DI LAVORO
                  (GIORNI)       2018      2019       2020      2018     2019    2020    2018     2019  2020
             Fino a 30                   3.860.034             3.967.766              2.667.886  34,8  35,0  28,6  9,2  2,8  -32,8
                1                        1.434.466             1.513.614                 795.625  12,9  13,3  8,5  10,8  5,5  -47,4
                2-3                         601.170                618.110                 347.598  5,4  5,4  3,7  11,4  2,8  -43,8
                4-30                     1.824.398             1.836.042              1.524.663  16,4  16,2  16,3  7,2  0,6  -17,0
             31-90                        1.965.779              1.960.494               1.840.888  17,7  17,3  19,7  4,4  -0,3  -6,1
             91-365                       3.378.179              3.523.868               3.014.642  30,5  31,1  32,3  9,2  4,3  -14,5
             366 e oltre                  1.886.864              1.892.374               1.815.630  17,0  16,7  19,4  9,7  0,3  -4,1
              Totale                    11.090.856            11.344.502               9.339.046  100,0  100,0  100,0  8,4  2,3  -17,7
            Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

            Il confronto delle variazioni tendenziali disaggregate per genere permette di osservare il maggior coinvolgi-
            mento della componente femminile (-18,2%) rispetto a quella maschile (-17,2%) nella quasi totalità delle
            classi di durata del rapporto di lavoro. Fanno eccezione i rapporti di maggior durata, in particolare quelli 91-
            365 giorni, in cui i maschi mostrano un decremento maggiore nei confronti delle femmine (-15,2% rispetto a
            -13,6%) e quelli superiori a un anno, in cui si assiste a un incremento della componente femminile (+0,6%) a
            fronte di una variazione negativa di quella maschile (-8,0%), con una differenza tra le due componenti pari a
            8,6 punti percentuali. Per questi ultimi contratti, in termini assoluti, il calo di 77 mila cessazioni deriva da una
            diminuzione di 82 mila rapporti per i maschi e di una crescita di 4.800 rapporti per le femmine. Nel resto delle
            classi il divario maggiore tra le componenti di genere (8 punti percentuali), si rileva nei contratti della durata
            di un giorno (Grafico 4.3).














           55
   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62