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Varie
14) CALCOLO TUBAZIONI PER CONDIZIONATORE
Domanda: IN CASO DI LUNGHEZZE TUBAZIONI MAGGIORI AL SERVI-
ZIO DI UN CONDIZIONATORE CON PRECARICA ORIGINALE, SI CAL-
COLANO I GRAMMI DA AGGIUNGERE, IN FUNZIONE DEI METRI O SI
DEVONO AGGIUNGERE I METRI IN FUNZIONE DI EVENTUALI CURVE?
Mauro, installatore, Cremona
Risposta: I costruttori indicano sulle istruzioni o sulla targhetta a bordo macchina il
tipo e la quantità di refrigerante da utilizzare, la distanza ed il dislivello massimo tra
le unità esterna ed interna.
Un’altra indicazione riportata è la lunghezza delle tubazioni alla quale si riferi-
sce la carica di gas effettuata dal costruttore.
Con una lunghezza delle tubazioni superiore a quella indicata bisogna aggiungere
refrigerante, nella quantità data dal costruttore stesso (grammi per metro di tubazione
eccedente).
Se la lunghezza è inferiore, l’impianto sarebbe sovraccarico con la conseguente ne-
cessità di recuperare completamente il refrigerante dall’impianto e ricaricarlo, con lo
stesso refrigerante, nella quantità corretta.
Il costruttore (anche se non tutti) dà una distanza minima tra le due unità (nor-
malmente 2 o 3 m), per cui un modesto eccesso di carica non mette a rischio il com-
pressore e la piccola riduzione di resa rientra nelle tolleranza del sistema.
Si tenga presente che ogni curva corrisponde a circa 1 metro di tubo “diritto”.
Con tutti i nuovi gas (R407C, R410A, R417A...) è necessario aggiungere il refrigerante
allo stato liquido in quanto trattasi di miscele la cui composizione è più stabile in quel-
lo stato, ma non bisogna farlo entrare allo stato liquido nel compressore, altrimenti
si rischia la rottura meccanica dello stesso, in quanto il liquido non è comprimibile.
Quindi bisogna estrarlo dalla bombola allo stato liquido, ma farlo vaporizzare sul tubo
di aspirazione, tramite un rubinetto di carica o il rubinetto del gruppo manometrico,
che serve anche per dosarne la giusta quantità da immettere.
La carica di un sistema split deve essere quella data dal costruttore più eventuali
correzioni. Una mancanza di refrigerante riduce la resa del sistema e provoca un ri-
scaldamento anomalo del compressore. Un eccesso di refrigerante, oltre a ridurre la
resa del sistema e provocare un riscaldamento anomalo, mette a rischio di rottura il
compressore, per “colpo di liquido”.l
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