Page 27 - QUESITI TERMICI 2025
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Pompe di Calore/Rinnovabili Pompe di Calore/Rinnovabili
13) CONTATORE MONOFASE O TRIFASE?
Domanda: VISTO L'ENERGIA CHE ASSORBE UNA POMPA DI CALORE
NON È IL CASO DI INSTALLARE UN CONTATORE TRIFASE E NON IL
CLASSICO MONOFASE DOMESTICO??
Bruno, termotecnico, Trento
Risposta: CONTATORE MONOFASE O TRIFASE
Cominciamo col spiegare la differenza tra un contatore monofase e trifase.
Il primo utilizza due cavi elettrici, una fase e un neutro e supporta una tensione di
230 V, è comune nelle abitazioni residenziali standard dove i carichi elettrici non sono
eccessivamente elevati. Quindi un contatore monofase è spesso sufficiente per gestire
elettrodomestici di uso comune come frigoriferi, lavatrici e luci.
Il secondo (sistema trifase che supporta una tensione di 380 V tra due fasi e
230 V tra una e il neutro), al contrario, utilizza quattro cavi elettrici, tre fasi e un
neutro per trasmettere energia elettrica ed quasi sempre necessario per avere più di
6 kW (CEI 0-21, par.7.2) di potenza disponibile, è sicuramente più efficiente per ge-
stire carichi elevati e distribuisce meglio la potenza, riducendo le perdite energetiche.
È usato da tempo per impianti industriali, ma ormai si sta diffondendo anche negli
impianti residenziali che richiedono un alto consumo elettrico, come quelli dotati di
pompe di calore o stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Ad oggi alcuni distributori suggeriscono un monofase fino a 6,6 kW disponibili e un
trifase in bassa tensione fino a 16,5 kW disponibili, ma su richiesta del cliente, i dis-
tributori possono fornire il monofase fino a 10 kW e la bassa tensione fino a 30 kW
(50 kW?). In ogni caso è il distributore locale che ha il potere decisionale poiché è il
soggetto responsabile della gestione della rete elettrica.
Ad esempio la richiesta di una fornitura monofase di potenza pari a 10 kW potrebbe
essere respinta dal distributore per evitare inconvenienti tecnici di squilibrio sulla rete
e di cadute di tensione.
QUINDI UN IMPIANTO CON POMPA DI CALORE NECESSITA DI CONTATORE
TRIFASE O PU0' RIMANERE COL MONOFASE?
Se si tratta di un impianto domestico modesto, molto probabilmente un installatore
serio e preparato saprà consigliare lui stesso la potenza del contatore necessario, ma
se andiamo su impianti più importanti, per es. dove è anche presente un sistema
fotovoltaico e in aggiunta anche un piano cottura a induzione (il quale da solo può
assorbire da 2 a 3 kW, ma anche oltre) in questo caso diventa indispensabile rivolgersi
a specialisti capaci di:
• elaborare un’analisi tecnica
• definire un piano di costi accurato
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