Page 19 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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coltivazione è diversificata in uva da tavola (le cui qualità
pregiate – come lo zibibbo e l’Italia – sono piazzate anche sul
mercato nazionale) e uva destinata alla produzione vinicola;
quest’ultima comprende i vini da taglio e quelli da tavola, im-
bottigliati direttamente nell’isola (importanti stabilimenti a
Marsala, Alcamo, Casteldaccia, Sclafani Bagni e, per il mo-
scato, a Pantelleria). La coltura degli agrumi (arance, man-
darini e limoni) assicura una produzione pari a circa l’80% del
totale nazionale, concentrata nel Siracusano, nella Piana di
Catania, nel versante meridionale della regione etnea
(Paternò), nella costa ionica (Acireale e Riposto) e in altre
aree sparse.
Altre produzioni agricole presenti in S. sono quelle di ortaggi
(la coltivazione in serra – in particolare del pomodoro – av-
viata nel Ragusano si è estesa ad altre aree), frutta, olive,
mandorle e pistacchi. La forma di allevamento più diffusa è
quella degli ovini (seconda regione dopo la Sardegna); se-
guono i caprini e i bovini. La S. occupa il primo posto nella
classifica delle regioni per quantità di pescato (450.640 q nel
2006) ed è dotata della maggiore flotta peschereccia, pur se
scarsamente ammodernata.
L’industria, con 134.000 addetti (2006), non rappresenta un
settore portante dell’economica isolana ed è modesto il suo
contributo al reddito della regione. Gli addetti sono occupati
principalmente nel comparto dell’energia e della trasformazi-
one industriale, nell’edilizia e nell’industria dei materiali da
costruzione.
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