Page 24 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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varie facies a ceramica dipinta, note attraverso una stratigrafia
messa in luce sull’acropoli di Lipari, allora fiorente per il
commercio dell’ossidiana.
Nell’Eneolitico, la precedente relativa omogeneità culturale si
frantuma in numerose facies locali (Serraferlicchio, San Cono
-Piano Notaro ecc.). Non cambia sensibilmente la base
economica, e molti siti presentano continuità di insediamento
con il precedente periodo, ma ha inizio la produzione di og-
getti metallici. Numerosi sono gli influssi provenienti dal
Mediterraneo orientale (fogge vascolari).
Con gli inizi dell’età del Bronzo si sviluppano le facies
di Castelluccio e Capo Graziano; la ceramica importata dal
mondo egeo permette, a partire dal 1600 a. C., sicure datazi-
oni. La media età del Bronzo è nota attraverso lo sviluppo
della cultura del Milazzese (villaggi in posizione fortificata
nelle isole Eolie) e di Tapso, nel cui ambito continuano le im-
portazioni dal mondo miceneo.
Gli insediamenti del Milazzese vengono distrutti verso la
metà del 13° sec. a.C., e i contatti con l’Oriente cessano quasi
del tutto: la nuova cultura attestata nelle Eolie viene chiamata
Ausonio, dagli Ausoni che, secondo una tradizione trasmessa
da Diodoro Siculo, provenienti dall’Italia peninsulare, avreb-
bero occupato queste isole; sono infatti dimostrabili stretti
contatti con la cultura subappenninica e con quella protovilla-
noviana.
Si sviluppa allora, attraverso varie fasi, la cultura
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