Page 26 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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l’interno dando origine ad altri centri: Siracusa fondò
Acre, Camarina e Casmene; Megara Iblea fondò Selinunte;
Gela fondò Agrigento, l’ultima delle grandi colonie (582).
La colonizzazione greca determinò in S. una trasformazione
culturale legata all’introduzione dell’alfabeto e della scrittura,
alla diffusione del ferro e di prodotti artigianali di alto livello,
ma soprattutto all’avvento di una civiltà urbana che trovò nei
nuovi territori ampi spazi di affermazione.
La Sicilia. non ebbe nell’età greca una storia unitaria: unici
motivi conduttori furono, fino al 3° sec. a.C., la lotta per l’in-
dipendenza sia dalla madrepatria sia dai Cartaginesi e il pre-
dominio che vi esercitò, nel 5°-3° sec., la città di Siracusa.
I conflitti sociali tra aristocrazia fondiaria e ceti mercantili e
artigiani diedero origine a tirannidi, come quelle di Panezio a
Leontini e di Falaride ad Agrigento. L’epoca di maggiore
sviluppo dell’isola fu il primo quarto del 5° sec. a.C., quando
vi esercitò la supremazia Siracusa governata dai Dinomenidi;
sono di questo periodo la vittoria di Gelone sui Cartaginesi a
Imera (480) e quella navale di Gerone sugli Etruschi
a Cuma (474). La caduta dei Dinomenidi (465) e l’insurrezi-
one antiellenica dei Siculi guidati da Ducezio compromisero il
processo di unificazione. Siracusa fu ancora al centro della
resistenza dei Sicelioti, i coloni greci, a ingerenze esterne
q u a n d o A t e n e n e l c o r s o d e l l a g u e r r a
del Peloponneso intervenne sulle coste di S. per contrastare la
potenza della città dorica: a un primo modesto intervento nel
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