Page 195 - Lezioni di Mitologia;
P. 195
183
serva in questo stesso Museo, Disconvengono però
a Meleagro i tratti del sembiante totalmente diversi
e nella j^resente statua assai più sublimi; discon-
viene l'abitudine delle membra molto più robusta
e per così dire atletica , di quella che si osserva
nei Meleagri; disconviene la graziosa pendenza del
capo, propria di un nume che s' inchina ad ascol-
tar le preghiere dei mortali ; disconviene finalmente
l'assenza totale dei distintivi del vincitor della belva
di Calidone, che non solamente nella nostra statua
posson mancare, ma nelle tante copie antiche e ri-
petizioni della medesima che sussistono in Roma e
fuori, non appariscono affatto , e non si conserva
verun vestigio. Io non ho mai dubitato di ravvi-
sare Mercurio in uno dei più bei simulacri dell'an-
tichità e dell'idolatria, A lui si compete, anzi è suo
particolar distintivo, il crine vezzosamente incre-
spato. A lui secondo la minuta descrizione di Ga-
leno, l'aria soave del volto e lo sguardo dolcemente
penetrante; a lui la vigorosa complession delle mem-
bra che palesa l'inventore o il padre della palestra,
al dir di Filostrato . sua figlia ; a lui finalmente è
tutto proprio, secondo l'osservazione degli antiquarii,
il manto ravvolto al braccio sinistro, simbolo della
sua speditezza nelle tante incombenze delle sue mol-
tiplici attribuzioni. Mancano è vero, i segni di Mer-
curio più comuni ; l'ali, il petaso, il caduceo, la borsa.
Non sono però questi simboli tanto suoi proprii che
senza uno o più di questi non s'incontrino imma-
gini di Mercurio; e forse non convenivano alla de-
stinazione di questa statua, non essedovene alcuno