Page 197 - Lezioni di Mitologia;
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terrata dalle rovine di un edifizio ch'ebbe per fon-
datore Adriano , non potesse appartenere ad altri
che al suo favorito.
» Paolo III la reputò degna di figurare nel giar-
dino di Belvedere presso al Laocoonte e all'Apollo,
e questo giudizio è stato confermato dall'ammira-
zione dell' età susseguenti. Non vi è sicuramente
opera di scultura nella quale sia giunta a tanta
perfezione l'espressione della carne, difficilissima in
un ignudo nobile e giovanile. La testa non cede
nella bellezza del disegno e dell'esecuzione ad al-
cuna che sia mai stata scolpita, ed ha un'aria così
tranquilla e divina che incanta gli spettatori. Nes-
suna statua ha accoppiata tanta robustezza con
tanta eleganza. Nessuna è stata immaginata o ese-
guita con più ardire , o si consideri il serpeggia-
mento della figura, il rilievo dei fianchi, il contorno
delle gambe, e sin l'espressione delle articolazioni
dei piedi. È vero che nelle gambe trovano alcuni
conoscitori qualche difetto, ma può questo ben pro-
venire dalla riunione moderna dei pezzi antichi ese-
guita con qualche arbitrio, L' armoniosa relazion
delle parti è tanto sorprendente in questa statua
,
che l'intelligente Pussino non ha prese sopra altro
marmo le più belle proporzioni della figura. E il
numero delle copie antiche che ci rimangono ne dà
una maggiore idea del merito dell' originale , che
tale è senza quistione il marmo Vaticano, come ne
fa fede la nobil franchezza dell' esecuzione. Tra le
molte che n'esistono , due ne furono dissotterrate
per la Via Appia nella tenuta detta II Colombaro,
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