Page 216 - Lezioni di Mitologia;
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» Passiamo adesso all'istituzione de' giuochi Pi-
tici. Dicesi che questi giuochi consistevano antica-
mente in una gara di musica e di poesia, nella
quale il premio concedevasi a colui, che avesse
cantato i) più bell'inno in onor del nume. Nella
prima celebrazione Crisotemi di Creta fu vincitore:
egli era figlio di quel Carmanore che aveva puri-
ficato Apollo.
» Dopo lui Filamrnone figlio di Crisotemi, ed in
seguito Tamiri figlio di Filammone, poiché si vuole
che nò Orfeo, il quale rispettabile rendeva un'alta
saviezza con una perfetta cognizione dei misteri, né
Museo che si era propoposto d'imitare Orfeo, vol-
lero avvilirsi a disputare la palma dei giuochi Pi-
tici. Si racconta che Eleutero fu dichiarato vinci-
tore per la sua bella e sonora voce, quantunque
cantasse un inno non suo.
» Vogliono che Esiodo non fosse ammesso alla
gara perchè non sapea colla lira accompagnare il
canto. Quanto ad Omero, si pretende che venisse
a Delfo per consultare l'oracolo: ma che essendo
divenuto cieco, facesse poco uso del talento di ma--
ritare il suono colla voce.
» Nella XLviii olimpiade Glaucia di Crotone fu
proclamato vincitore in Olimpia. Il terzo anno di
questa olimpiade gli Anfizioni fecero delle varia-
zioni, perchè, lasciando sussistere il premio della
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musica e della poesia, ne aggiunsero due altri; uno
per quelli che accompagnavano col flauto, l'altro
per quelli che lo sonavano. Allora s'istituì a Delfo
gli stessi giuochi, li stessi combattimenti che in