Page 217 - Lezioni di Mitologia;
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     Olimpia: la quadriga fu solamente eccettuata. I fan-
     ciulli per una legge espressa, furono ammessi alla
      corsa dello stadio semplice ed a quello dello stadio
      ripetuto; ma nella Pitiade successiva si abolì  il pre-
      mio, e fu  stabilito che non  vi sarebbero che delle
      corone pei vincitori. Si tolse l'accompagnatura dei
      flauti, perchè aveva un non so che di tristo, e non
      poteva convenire che    alle lamentazioni ed all'ele-
      gie, ed  infatti questo era l'uso che se ne faceva.
        »  Nel seguito  ai giuochi  Pitici  si aggiunse  la
      corsa dei cavalli. Nell'ottava Pitiade  si diede una
      corona pei  giuocatori  d' istrumenti a corde   senza
      canto. Nella seconda si comprese la corsa degli uo-
      mini armati.  »
        Fin qui Pausania. Daremo quel che avanza del
      suo racconto nella se^'uente Lezione. Udite intanto
      da Orazio nuove lodi del nume.


        Nume, che ultor della fastosa lingua
           Sentì la prole Niobea, che   l' arco
           Certo sul rapitor Tizio volgesti,
           E contro Achille Larisseo mao^a^iore
           Duce d'ogni   altro, e per te solo, o Dio,
           Ineguale guerrier, benché   di Teti
           Figlio scotesse le Dardanie mura
           Con la, fato di Troia, asta tremenda.
           Qual pin reciso da bipenne acuta,
              querce, ch'il furor di Noto atterra,
           E  di larga mina   il bosco ingombra.
           Cade  il Pelide, e nella Teucra polve
           Pone   il capo, dolor lungo alla madre.
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