Page 274 - Lezioni di Mitologia;
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All'ordin vario. Mentre l'opra ammira
Magnanimo Fetonte, aprìa l'Aurora
Le porte d'oriente, e vi spargea
Le rose col bel pie: fuggon le stelle
Che Lucifero aduna, e lascia il cielo
Fra gli astri ultimi. Il padre allor che vide
Rosseggiare la terra, e i corni estremi
Quasi svanire alla sorella, impone
All'Ore il carro preparar: veloci
I comandi del dio seguon l'ancelle,
E traggon fuor dalle sublimi stalle
I cavalli, che pasce ambrosia, e fuoco
Spirano dalle nari, e il fren sonante
Mordono ognora coll'indocil bocca.
Di liquor sacro il genitor consperge
Al figlio il volto, e a tollerar la fiamma
Capace il rende; gli circonda il crine
Coi raggi, e fuori dal commosso petto
I presaghi sospir traendo, disse:
Cedi almeno, o fanciullo, ai miei consigli
In questo; adopra il freno, e all'aura sferza
Perdona: e il volo trattener fatica:
Non ti piaccia pe' cinque archi diretti
La via: sicuro il calle ove si vede
Certi vestigi delle nostre rote.
Perchè la terra con il ciel divida
Egual calore, il sommo evita e l'imo:
Sicuro andrai nel mezzo: il resto, o figlio.
Alla fortuna raccomando: io bramo
Che sia di te più savia: a me si vieta
Libertà di dimore, e o^ià la notte