Page 310 - Lezioni di Mitologia;
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                orefici di questa città, che tiravano  il loro sosten-
                tamento nel   formar piccole  statuette  di Diana in
                argento, può ben provare la celebrità del culto    di
                quella dea. Sembra peraltro che la descrizione fat-
                tane da Plinio riguardi  il tempio, che fu bruciato
                da Erostrato nella maniera che a tutti è ben nota :
                imperocché   quello che esisteva   a suo tempo    era
                stato fabbricato da Dinocrate, o, secondo Plinio, Di-
                nocare,  ristesse  che disegnò  la città  di Alessan-
                dria, e che del monte Atos voleva fare una statua
                ad Alessandro. Quest'ultimo, che fu veduto da Stra-
                bene  , era altrettanto  vago  e pieno  di  ricchezze
                quanto era  il primo, e vi  si vedevano l'opere   dei
                più famosi scultori. Era quasi tutto l'altare  di mano
                di Prassitele. Parla Senofonte di una statua d'oro
                massiccio, della quale Erodoto   , che  visitato avea
                questo tempio, non    fa parola. Assicura   Strabene
                che gli Efesii aveano ancora collocata per gratitu-
                dine nel medesimo luogo una statua d'oro in onore
                d'Artemidoro  , uno degli   artefici del tempio. Dice
                Yitruvio che questo tempio    d' ordine ionico era  di-
                pterico, vale a dire tutto ai lati circondato da due
                ordini di colonne in forma di un doppio portico, che
                aveva 71 pertica di lunghezza    , più di 36   di lar-
                ghezza, e che vi si contavano 127 colonne tilte 60
                piedi.
                  Era   questo tempio un asilo dei più     celebri  ,  il
                quale, secondo l'autore da me    citato,  si estendeva
                fino a 125 piedi all'intorno. Mitridate l'aveva limi-
                tato per  quanto portava un tiro    di  freccia. Mar-
                cantonio raddoppiò questo    spazio  ; ma Tiberio per
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