Page 339 - Lezioni di Mitologia;
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           A Pallade generata dal     capo  di Giove  si attri-
         buiscono tutte le glorie dell'altre,  e dicono che Te-
        ducazione  di  lei fu subito confidata a Dedale inge-
        gnosissima donna, che in ogni buona arte ammae-
        strò la fanciulla.
           Nella battaglia de' Giganti  stette per Giove  :  le
        armi terribili  ,  il cocchio e  le cavalle macchiò  di
        molto sangue   ,  e vogliono alcuni che in tal circo-
        stanza di Pallade sortisse   il cognome, perchè alle
        fraterne morti aggiunse Fallante figlio della Terra.
        Nei petti più sicuri poneva    terrore lo scudo della
        dea, che nel fine della presente Lezione vi sarà de-
        scritto per Omero tradotto dal celebre Cesarotti.
           Virgilio, imitando il principe dei poeti, così n'ac-
        cenna   la forma nell'ottavo  libro  delV Eneide  tra-
        dotta dal Caro:


           « Lo scudo, la corazza,   e l'elmo, e l'asta
             Avean dall'altra parte incominciati
             De l'armigera Palla, e di commesso
             Lo fregiavano a gara. Erano     i fregi
             Nel petto della dea groppi di serpi.
             Che d'oro avean    le scaglie, e cento intrichi
             Facean guizzando    di Medusa intorno
             Al fiero teschio, che così com'era
             Disanimato e tronco,   le sue luci
             "Volsrea d'intorno minacciosa e torva.  »

           Una deità così terribile dovea dividere con Marte
        la gloria  feroce  di presiedere alla guerra; ed   in-
        fatti Omero, o chi sia l'autore delllnno a Venere,
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