Page 385 - Lezioni di Mitologia;
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        una Venere ignuda col     cesto cinto sotto  le mam-
        melle  si vede in un singolarissimo bassorilievo   af-
        fìsso in un cortile del Palazzo Lancellotti.
           » Non tanto l'aria   del volto  e le  graziose  fat-
        tezze convenienti alla più bella di tutte le dee; non
        tanto la gentil positura in cui è situata, reggendo
        colla manca un panno ornato      di frange per asciu-
        garsi, che cade aggruppato sopra   di un'urna, rende
        singolare questo  bel simulacro   di Venere, quanto
        il presentarci una immagine della Venere di Guido,
        capo d'opera di Prassitele, anzi della scoltura,   la-
        voro inclito nell'universo, secondo l'espressione di
        Plinio. Avea giudiziosamente    riflettuto  il  cavalier
        Mengs, che la straordinaria bellezza della testa di
        questa statua, superiore al resto delle membra, ben-
        ché non mai disgiunte, e più la simiglianza di un'altra
        testa meravigliosa nella reggia di Madrid, la dimo-
        stravano copia   di qualche sorprendente    originale.
        Ma come indovinarne l'autore? Quel che sembrava
        difficilissimo è reso  facile, anzi è posto fuor di dub-
        bio dalle medaglie, sicuro deposito delle più recon-
        dite erudizieni. Due medaglioni greci imperiali bat-
        tuti  in Guido  ,  di Caracalla  e Plautilla, uno  dei
        quali è  in Francia   nel Real Gabinetto   ,  e l'altro
        presso di me, rappresentano nel rovescio la famosa
        Venere di Prassitele. Nessuno vorrà dubitare che
        la Venere de' medaglioni di Guido, replicata la stessa
        in diversi conii, non   sia  tratta dal loro mirabile
        originale.
           » Or la figura   di Venere in questi medaglioni è
        perfettamente simile, anzi la stessa colla   presente
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